In due operazioni della Polizia di Stato a Ragusa e Agrigento individuati e fermati 11 scafisti: sono accusati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Negli ultimi giorni, complice le buone condizioni del mare, sono ripresi i tentativi di sbarco sulle nostre coste da parte di migranti clandestini. In due occasioni l’apparato di sicurezza ha interrotto le attività di sbarco, arrivando ad arrestare in totale 11 scafisti.
La Squadra mobile di Ragusa, in collaborazione con la Sezione operativa navale della Guardia di finanza e dei Carabinieri della compagnia di Modica e Pozzallo, ha arrestato tutto l’equipaggio di scafisti composto da cinque persone di origine egiziana, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Gli stranieri sono accusati di aver condotto verso le coste italiane un’imbarcazione con 264 migranti provenienti dalle coste libiche, che ora sono ospitati nell’hot spot di Pozzallo.
I migranti hanno detto agli investigatori di aver pagato una media di 1.500 euro a testa e che gli scafisti erano dei veri e propri professionisti organizzati, ognuno con un compito ben preciso.
Gli investigatori della Mobile di Lampedusa, hanno fermato altri sei cittadini egiziani, anch’essi ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine di un’indagine, condotta insieme ai militari della Guardia di finanza, i poliziotti hanno raccolto elementi indiziari a carico dei sei scafisti, accusati di aver effettuato il trasporto illegale di 68 migranti dalla Libia verso l’Italia, introducendoli clandestinamente nel nostro Paese attraverso la frontiera marittima di Lampedusa.