Il prossimo sarà il 40esimo anno di conflitto in Afghanistan. UNICEF: circa 5.000 bambini uccisi o mutilati nei primi 9 mesi del 2018, altri 500.000 colpiti da malnutrizione acuta grave
Il 2019 segnerà il 40esimo anno di conflitto in Afghanistan – quattro decenni che hanno avuto un impatto terribile sulle vite dei bambini nel paese. Ad affermarlo è Alison Parker, Capo della Comunicazione UNICEF Afghanistan.
Il 2018 è stato particolarmente difficile, con violenze e massacri all’ordine del giorno:
- circa 5.000 bambini sono stati uccisi o mutilati nei primi 9 mesi del 2018, un numero uguale a tutto il 2017;
- circa 6 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, di cui oltre la metà sono bambini;
- più di 3 milioni di bambini non vanno a scuola, il 60% dei quali sono ragazze;
- la malnutrizione acuta grave tra i bambini è tra i livelli più alti al mondo, con circa mezzo milione di bambini colpiti;
- la pratica dei matrimoni precoci ha raggiunto un tasso del 35%; la copertura vaccinale è solo del 46% e, in certi distretti, arriva all’8%.
La situazione sta peggiorando e i bambini ne pagano le conseguenze in termini di impatto sulla loro istruzione, salute, benessere fisico e mentale, le loro vite, il loro futuro. Inoltre, la crescente insicurezza e l’importante aumento del numero di attacchi contro le scuole hanno messo a rischio almeno 20 anni di progressi per i bambini afghani. Tra gennaio e settembre 2018 sono state attaccate 181 scuole, il doppio di quelle attaccate nello stesso periodo nel 2017, 82. Oltre 1.200 scuole sono chiuse per l’insicurezza.
Il 2018 è stato particolarmente difficile: l’aumento delle violenze e della povertà, i livelli senza precedenti di siccità e insicurezza alimentare e un ancora poco adeguato sistema di servizi sociali hanno avuto un forte impatto sui bambini.
La situazione è aggravata da quella che è stata descritta come una delle peggiori siccità in decenni con circa 2 milioni di persone colpite, la metà delle quali bambini. La siccità ha aggravato la pratica dei matrimoni precoci che hanno coinvolto almeno 161 bambini (155 bambine e 6 bambini) fra la popolazione colpita nelle provincie di Badghis e Herat. I motivi principali del matrimonio precoce sono la perdita di beni e bestiame, con conseguenti debiti familiari ancor più gravosi. Alcune famiglie sono state costrette a fare una scelta tra esporre l’intera famiglia alla fame o cedere uno o più bambini al matrimonio o come servitù ai creditori.
Inoltre, il numero di bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave ci si aspetta arriverà a 600.000 entro la fine di quest’anno e oltre 100.000 bambini in età scolare sono stati colpiti dalla siccità. La situazione per i bambini è terribile e i bisogni sono enormi. Adesso, 9 milioni di dollari sono necessari per fornire interventi salvavita, in particolare per l’acqua, istruzione e la protezione dei bambini.
Mentre i leader si riuniscono a Ginevra per la conferenza sull’Afghanistan lanciamo ancora una volta un appello urgente per porre fine alle violenze. L’UNICEF chiede a tutte le parti in conflitto di aderire e rispettare i principi umanitari di garantire sicurezza e protezione a tutti i bambini e l’accesso a servizi di base di qualità. Glielo dobbiamo. I bambini non dovrebbero mai pagare con le loro vite, l’istruzione, la salute e il loro futuro.
In risposta alla siccità, l’UNICEF, tra gli altri interventi, ha:
- visitato circa 20.000 bambini per malnutrizione acuta e fornito cure per oltre 10.000 bambini con malnutrizione acuta grave attraverso 21 squadre sanitarie mobili, all’interno dei campi a Herat e Badghis;
- vaccinato più di 61.000 bambini contro il morbillo;
- raggiunto circa 500.000 persone con acqua e servizi igienico-sanitari;
- raggiunto oltre 18.000 bambini son servizi per il supporto psicosociale e 25.290 membri delle comunità con attività di sensibilizzazione;
- aperto 20 Spazi a Misura di Bambino dove durante il giorno i bambini delle comunità di sfollati interni possono svolgere attività strutture in ambienti sicuri.