Il Codacons chiede chiarezza sul tema delle accise sulla benzina dopo i continui dietrofront del Governo: “Troppa ambiguità dagli esponenti dell’esecutivo, le famiglie chiedono chiarezza”
In tema di accise il Governo è ancora troppo ambiguo e i cittadini chiedono garanzie precise a Lega e M5S. Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, secondo cui un possibile taglio delle accise verrà discusso in Senato.
“Su ogni litro di benzina gli italiani pagano il 65% di tasse e siamo al primo posto in Europa per la tassazione sui carburanti, e per questo gli annunci non bastano più: occorre passare dalle parole ai fatti – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Oggi gli automobilisti pagano accise anacronistiche per finanziare la guerra d’Abissinia (1935), la guerra di Suez (1956), la diga del Vajont (1963), l’inondazione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1969), e da tutte le accise sui carburanti lo Stato nel 2017 ha incassato 26,7 miliardi, ossia 445 euro a famiglia”.
“I listini di benzina e gasolio hanno impatti fortissimi sui bilanci familiari, e nel 2018 la corsa del petrolio ha prodotto una stangata complessiva da 8,1 miliardi di euro a carico delle famiglie italiane, solo per maggiori costi legati al carburante e alle bollette energetiche – prosegue Rienzi –. Il Governo deve pertanto dare seguito alle proprie promesse e tagliare subito le accise obsolete, consentendo così un calo dei listini alla pompa e vantaggi per consumatori e imprese. Altrimenti chiameremo tutti gli automobilisti ad uno sciopero nazionale come avvenuto in Francia”.