Tensioni USA-Cina: la soia statunitense invade l’Europa


Scintille tra Stati Uniti e Cina sul commercio: balzo record delle importazioni dei semi di soia provenienti dagli USA nell’Unione europea

Le quotazioni della soia di produzione nazionale sono balzate di 4 euro in una sola settimana raggiungendo un massimo di 381 euro per tonnellata dopo l’annuncio dei dazi cinesi sulle importazioni dagli Usa

L’Unione Europea ha aumentato del 100% le importazioni di soia statunitense duramente colpita dalle ritorsioni cinesi scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale.

E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione delle nuove tensioni tra Usa e Cina dopo all’accordo raggiunto dal Presidente Donald Trump a Buenos Aires con il suo omologo cinese Xi Jinping che impegna la Cina a comprare immediatamente prodotti agricoli statunitensi, nel rendere noti i dati del report della Commissione Europea relativo al periodo luglio-novembre.

Attualmente – sottolinea la Coldiretti – i semi di soia provenienti dagli USA rappresentano oltre i due terzi (69%) delle importazioni totali di questo prodotto nell’Unione europea. Nel periodo considerato le importazioni dagli Usa hanno raggiunto un picco di 3 722 860 tonnellate rispetto a 1 868 652 tonnellate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò significa anche che l’UE è diventata di gran lunga la prima destinazione delle esportazioni di semi statunitensi (27%), seguita da Argentina e Messico (con un 10% ciascuno).

L’UE importa circa 14 milioni di tonnellate di semi di soia all’anno come fonte di proteine per i mangimi animali, compresi quelli per polli, suini e bovini, nonché per la produzione di latte. Ora le l’evolversi delle relazioni tra Usa e Cina sono destinate a modificare di nuovo in futuro la domanda mondiale del prodotto con un impatto che riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo di soia con circa il 50% della soia coltivata ma che e comunque deficitaria e deve importare dall’estero.