Dal lavoro nel Mezzogiorno all’emergenza Xylella in Puglia: il presidente di Coldiretti Prandini a confronto con il ministro per il Sud Lezzi
“Occorre dare risposte concrete ai sogni di migliaia di giovani del Mezzogiorno che hanno sperato di poter avere un futuro in agricoltura e che rischiano di essere esclusi dalle opportunità offerte dai fondi europei”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che insieme al Segretario Generale Vincenzo Gesmundo e ad una delegazione della Coldiretti Puglia guidata dal presidente regionale Savino Muraglia ha incontrato il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi. Al centro del confronto la disponibilità di risorse da dedicare al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della regione Puglia anche i sostegni agli olivicoltori che non hanno raccolto olive a causa delle gelate di febbraio e marzo e delle trombe d’aria di ottobre e l’emergenza Xylella.
“La Regione Puglia – ha riferito il presidente della Coldiretti Puglia Savino Muraglia – a più riprese e in più contesti ha dichiarato di aver richiesto la rimodulazione del Patto per il SUD”, al fine di recuperare 200 milioni di euro da destinare ai giovani e agli investimenti ma il ministro Lezzi durante il confronto ha reso noto che “ad oggi presso i miei uffici da parte della Regione non è stata inoltrata alcuna richiesta formale”
Per Muraglia “la pazienza è finita e siamo in mobilitazione. Stiamo mettendo a repentaglio il futuro di migliaia di giovani e agricoltori che vogliono investire e che aspettano ormai da 3 anni di poter lavorare e vivere in agricoltura. Sul fronte gelate, superano i 600 milioni di euro dall’inizio dell’anno 2018 i danni causati dal maltempo all’agricoltura in Puglia – aggiunge Coldiretti – con campi sommersi, aziende e stalle isolate, raccolti distrutti e animali morti, ulivi secolari e non sradicati dalle trombe d’aria e frutteti e oliveti praticamente improduttivi per le gelate di febbraio e marzo scorsi, strutture, serre e impianti fotovoltaici divelti. La produzione di olio pugliese è crollata e gli olivicoltori – riferisce la Coldiretti – non hanno alcuno strumento per poter far fronte ad un annata disastrosa, perché non rientrano nelle provvidenze previste dalla declaratoria di calamità naturale e dal Fondo di Solidarietà Nazionale”.
L’esiguità della dotazione del Fondo di Solidarietà Nazionale si ripropone anche per la Xylella. I danni provocati fino ad oggi dal batterio all’agricoltura pugliese sono stimati per difetto in più di un miliardo di euro. Va dunque perseguita secondo la Coldiretti ogni possibile via per incentivare e “supportare gli investimenti che diventerebbero volano per un ripristino della capacità produttiva dei territori colpiti e per un recupero della occupazione. Per Coldiretti è auspicabile prevedere risorse aggiuntive, integrate anche da interventi della Regione Puglia, che siano maggiormente in linea con le reali esigenze delle aree infette, anche per supportare progetti di rigenerazione della olivicoltura e per i quali il Distretto Agroalimentare Jonico Salentino potrà costituire piattaforma operativa per la progettazione e l’individuazione dei fabbisogni.