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Arrivano i cesti natalizi della rete Agricoltura Sociale Lombardia

Protagonisti dei cesti natalizi della rete Agricoltura Sociale Lombardia sono i prodotti biologici, genuini e a chilometro zero derivanti da attività di inclusione lavorativa e sociale che coinvolgono persone con svantaggio

Protagonisti dei cesti natalizi della rete Agricoltura Sociale Lombardia sono i prodotti biologici, genuini e a chilometro zero derivanti da attività di inclusione lavorativa e sociale che coinvolgono persone con svantaggio

Protagonisti dei cesti natalizi della rete Agricoltura Sociale Lombardia sono i prodotti biologici, genuini e a chilometro zero derivanti da attività di inclusione lavorativa e sociale che coinvolgono persone con svantaggio

Natale si avvicina e le realtà della rete Agricoltura Sociale Lombardia sono sempre più all’opera per stupire con sorprese da mettere sotto l’albero buone da gustare e anche da sostenere. Protagonisti dei cesti natalizi di questa edizione 2018 sono, infatti, i prodotti stessi derivati da attività di agricoltura sociale che coinvolgono persone con svantaggio le quali trovano valorizzazione proprio grazie a percorsi di inclusione realizzati da aziende agricole, cooperative e fattorie sociali impegnate su questo fronte. Superare gli ostacoli del disagio dando opportunità concrete di riscatto è l’obiettivo cardine perseguito dalla rete regionale che promuove iniziative coniuganti l’aspetto imprenditoriale dell’agricoltura con un programma orientato all’inclusione socio-lavorativa di soggetti con diversa tipologia di svantaggio come ad esempio disabilità fisica o mentale, problematiche di tipo psichiatrico e disagi legati alle dipendenze, detenuti ed ex detenuti, immigrati, donne in stato di difficoltà.

Essere coinvolti in un progetto di inclusione socio-lavorativa permette di contrastare sia il rischio di emarginazione sia di dipendenza dall’assistenzialismo potenziando la propria autonomia e le proprie capacità al di là di qualsiasi pregiudizio. Tutte le 12 province lombarde aderiscono all’iniziativa per un totale di 139 realtà mappate, ente capofila è la Provincia di Mantova. L’ultimo report parla di ben 1.967 persone con svantaggio che attraverso la rete regionale hanno trovato un’opportunità di riscatto. Di questi si registrano 1.096 disabili e 871 soggetti in condizione di difficoltà coinvolti a vario titolo nelle attività di Agricoltura Sociale Lombardia.

I cesti natalizi contengono prodotti biologici coltivati con metodi che rispettano sia l’ambiente sia l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici. Varia la proposta che include anche olio, vini pregiati e gustose confetture come accade sul territorio bresciano con le realtà aderenti al Consorzio Cascina Clarabella che da oltre 20 anni pone un’attenzione particolare al tema della salute mentale sviluppando percorsi di inclusione lavorativa dedicati a persone con disturbi psichiatrici e disabilità psichica. Sempre dallo stesso contesto provengono esempi di prodotti da forno speciali come quelli realizzati con il grano monococco nell’ambito della cooperativa “L’Antica Terra”. “Si tratta di un frumento introdotto in coltura circa 10mila anni fa e considerato una delle specie fondatrici dell’agricoltura” racconta Olga Ciccone, coordinatrice della rete di Agricoltura Sociale Lombardia per il territorio bresciano e consigliera amministrativa della cooperativa”.

I cesti della rete pavese dell’agricoltura sociale rappresentano un racconto fatto di sapori, profumi e colori che parlano della nostra terra e delle nostre eccellenze – evidenzia Moreno Baggini, coordinatore per il territorio di Pavia aderente alla rete Agricoltura Sociale Lombardia e responsabile del progetto “Orti Sociali di Voghera” che coinvolge giovani e adulti con vario tipo di svantaggio tra cui disabilità fisica e intellettiva – Non si tratta dei soliti cesti natalizi preconfezionati ma garantiamo aspetti come il biologico e il chilometro zero oltre alla possibilità di aggiungere prodotti freschi come frutta e verdura di stagione sempre di origine locale e di alto valore sociale”.

“Produrre per offrire nuove opportunità di lavoro ed emancipazione”: questo il motto della cooperativa “I Germogli” del territorio milanese che propone miele e vino come protagonisti dei cesti natalizi. Acquistando le confezioni della coop “I Germogli” si supportano le iniziative di Casa Famiglia Sherwood, struttura che si occupa di minori in situazioni di difficoltà, tra cui anche detenzione ed ex detenzione, offrendo loro percorsi e occasioni concrete di inclusione lavorativa e relazionale.

Nel cuore della Brianza lecchese brilla l’esempio dell’appassionato gruppo di lavoro di Cascina Bagaggera che per le feste natalizie propone le bontà prodotte dall’azienda agricola stessa. Ogni cassetta contiene inoltre una candela di pura cera d’api realizzata dall’associazione onlus Corimbo che collabora strettamente con Bagaggera sul fronte dei progetti sociali e inclusivi che coinvolgono giovani diversamente abili che imparano il mestiere grazie a percorsi di agricoltura sociale. La differenza tra un’agricoltura solamente produttiva e una che accoglie anche la diversità sta nella possibilità e nella bellezza dell’integrazione” sottolinea Paola Lazzarotto, uno dei cuori pulsanti di Bagaggera oltre che ideatrice dei progetti sociali al suo interno.

Agricoltura sociale è anche trasformare i prodotti della terra per condividerli in momenti di festa come il Natale”: con questo intento il Centro Polivalente Bigattera di Mantova propone le sue speciali cassette composte da zucca, piante di brassiche, vasetti misti, mele campanine e decorazioni. Tutti i prodotti sono confezionati con impegno dai docenti e dagli allievi del Centro stesso.

Per maggiori informazioni e dettagli sulle proposte consultare il sito web:

https://agricolturasocialelombardia.it/categorie/notizie/

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