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NEET Equity: parte il progetto Unicef per i giovani

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L’Italia è il Paese con il più alto numero di NEET all’interno dell’Unione Europea: parte a Napoli e Carbonia NEET Equity, progetto in favore dei ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione

L’UNICEF Italia lancia a Napoli e Carbonia il progetto NEET Equity, concepito in favore di quei ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione, i cosiddetti “NEET” (Not in Education, Employment or Training). Il progetto è stato selezionato dal Dipartimento della Gioventù e Servizio civile nazionale nell’ambito dell’Avviso “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile” (ID 189/Avviso Disagio) e partirà prossimamente anche nella città di Taranto.

Secondo un’indagine Eurostat, l’Italia è il paese con il più alto numero di NEET all’interno dell’Unione Europea: nel 2017, il 25,7% di giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni residenti in Italia non studiava, non lavorava e non era inserito in percorsi di formazione. Secondo i dati ISTAT, la percentuale maggiore di NEET si trova nelle regioni del Sud e nelle isole: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna registrano infatti i tassi più alti.

Il progetto NEET Equity vuole rispondere a questi divari migliorando la capacità del territorio nel costruire politiche attive, partecipate, che includano tutti. In tutte e tre le città selezionate verranno svolte diverse attività:

  1. Chi sono i NEET? – Aumentare il grado di conoscenza e informazione sulla condizione dei giovani nei nostri territori, tramite una ricerca-azione che li coinvolga direttamente; con i dati raccolti verrà prodotto un report finale e realizzata una campagna informativa per aumentare il grado di conoscenza e informazione sul fenomeno;
  2. Tutti nel LUP! Laboratori Urbani Partecipati – Creare spazi di ascolto e partecipazione dove far emergere i talenti e progettare insieme azioni di volontariato sociale in città; partendo dalle competenze degli adolescenti coinvolti verrà avviata una formazione al volontariato sociale che porterà ad azioni concrete nella città;
  3. Confrontiamoci! – Promuovere “spazi di concertazione territoriale” in cui confrontarsi e costruire, in modo partecipato, piani efficaci e politiche attive dedicate ai giovani, anche attraverso l’organizzazione di tre forum per l’avvio di reti territoriali di confronto.

Il fenomeno dei NEET è da sempre oggetto di grande attenzione da parte dell’UNICEF. A importanti attività di ricerca e mappatura del fenomeno, l’UNICEF affianca da anni vere e proprie azioni di intervento con l’obiettivo di valorizzare e dare forza alle potenzialità, spesso inespresse, che tanti giovani in questa situazione hanno. Per questo motivo sono state lanciate la nuova campagna Youth Agenda e la partnership globale Generation Unlimited, che hanno l’ambizioso obiettivo di inserire i giovani di tutto il mondo in percorsi scolastici, formativi o lavorativi entro il 2030.

Per saperne di più: www.unicef.it/neetequity

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