Basta qualche giorno di vacanza e Roma piomba nell’emergenza rifiuti più totale: il Codacons attacca il servizio di raccolta nella Capitale
Il Codacons torna ad attaccare il servizio di raccolta dell’Ama riguardo l’incredibile situazione dei rifiuti nella Capitale e denuncia lo stato comatoso della Città Eterna, affogata in un oceano di sacchetti d’immondizia e di cassonetti dati alle fiamme nel corso delle feste natalizie.
“Basta qualche giorno di vacanza e la Capitale piomba infatti nell’emergenza più totale: quando è festa a Roma – per ragioni misteriose – i rifiuti non si raccolgono più. Che si tratti di assenteismo o di semplice incapacità, per i cittadini romani cambia poco: la città è lercia, negarlo è impossibile. Le foto dei cittadini, impietose, non mentono” afferma l’associazione.
Anche per questo il Codacons, così come molti comitati di quartiere, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, a seguito del quale i Pubblici Ministeri Nunzia D’Elia e Carlo Villani hanno aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per il reato di getto pericoloso di cose.
L’Associazione, proprio per tutelare tutti i cittadini romani danneggiati da questa intollerabile situazione relativa all’invasione di rifiuti per le strade, metterà a breve a disposizione sul sito www.codacons.it la nomina di persona offesa da inviare alla Procura della Repubblica di Roma: si tratta del primo atto che permette di segnalare la propria posizione agli inquirenti. In caso di rinvio a giudizio si potrà, successivamente, effettuare la costituzione di parte civile allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Palma: “Residenti creativi per evitare rifiuti in strada”
“Stamattina a Villa Bonelli uno scatolone tra i cassonetti di via Fuggetta, un cassonetto in più tra i cassonetti per magari vedere evitato che altri rifiuti potessero invadere il piccolo marciapiede o, peggio, anche la sede stradale” ha affermato Marco Palma, Vice Presidente del Consiglio Municipio Roma XI.
“Debbo dire che, negli anni di municipio che ho vissuto e che vivo (oltre 21) è una delle situazioni più creative messe in atto dai residenti di fronte ad un disastro nella raccolta dei rifiuti e questo periodo, in assoluto, è il peggiore dal punto di vista della qualità istituzionale presente al governo del Municipio e della Capitale d’Italia. Sento parlare di statuti speciali mail problema di Roma è che ha al suo interno 15 capoluoghi di provincia senza gestione ed autonomia di bilancio. Il limite è tutto qui, sui pareri non vincolanti, sulle gestione campidoglio centrica che resta dispersiva e dispendiosa. Il Sindaco di Roma dovrebbe essere il ministro degli esteri di questa città, venderne il brand e valorizzarne il valore mondiale peraltro già noto. La politica deve tornare a sognare consapevolmente, al contrario la realtà che viviamo è sotto gli occhi di tutti, compresi i risultati drammatici di ogni giorno”.