Incendio nella tendopoli di San Ferdinando e dieci baracche distrutte: la prefettura si attiva con soluzioni alloggiative, 40 migranti trasferiti
Nell’area di San Ferdinando, secondo il monitoraggio della questura di Reggio Calabria, vivono circa 1.650 extracomunitari in condizioni di estremo disagio. L’ultimo incendio, che si è sviluppato ieri nella baraccopoli, ha distrutto una decina di ricoveri.
Il prefetto Michele di Bari ha convocato oggi, con urgenza, una riunione tecnica di coordinamento delle forze di Polizia nella quale sono state disposte una serie di attività per la sistemazione alloggiativa dei migranti. Hanno partecipato i rappresentanti della questura e della Guardia di finanza, il comandante provinciale dei Carabinieri, il rappresentante dei Vigili del fuoco e il sindaco di San Ferdinando.
Già nell’immediatezza dell’incendio, i funzionari della prefettura si sono attivati per andare incontro alle prime esigenze dei migranti ed hanno trasferito, presso la nuova tendopoli, i quaranta cittadini extracomunitari che alloggiavano nelle baracche distrutte. Questa mattina, hanno verificato le condizioni alloggiative nella baraccopoli e nella tendopoli per essere in grado di far fronte a eventuali criticità.
Nel corso della riunione in prefettura, è stata esaminata anche la possibilità di accogliere i migranti nei progetti Sprar, nei casi in cui ricorrano i presupposti di legge. Infine, è stato deciso di allestire altre tende e di intensificare i servizi di vigilanza nell’area.