Manovra, sindacato Vigili del fuoco contro il Governo


Conapo attacca il Governo: “Nella manovra ha dileggiato i Vigili del fuoco. Stanziati 100 milioni solo per Polizia e Forze Armate”

Dopo la tragica esplosione in un distributore sulla via Salaria nel Reatino i sindacati dei Vigili del fuoco chiedono un piano per la sicurezza sul lavoro

“Il governo Lega-M5s, nella manovra, contrariamente agli annunci, ha dileggiato i Vigili del Fuoco, stanziando 100 milioni di euro per il riordino delle carriere delle sole Forze Armate e di Polizia dimenticando i Vigili del Fuoco. E nemmeno un centesimo è stato stanziato per equiparare le retribuzioni dei Vigili del Fuoco e quelle delle Forze di Polizia. Esattamente il contrario di quanto scritto nel contratto di governo e promesso anche a parole dai vicepremier Salvini e Di Maio”.

E’ il duro commento alla legge di Bilancio di Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo Conapo.

”Il 2018 – ricorda Brizzi – si è chiuso 750 mila interventi complessivi effettuati dai vigili del fuoco in un anno su tutto il territorio nazionale. Per la sola notte di capodanno sono stati 658 gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti. E non sono certo giorni di ferie per i pompieri impegnati su più fronti comprese le emergenze terremoto. La lista dei feriti e morti per servizio è infinita, l’ultimo, Stefano Colasanti, lo scorso 5 dicembre a Rieti per l’esplosione della cisterna di Gpl sulla Salaria“.

“Il Presidente Mattarella nel discorso di fine anno ha definito i vigili del fuoco come ‘simbolo di istituzioni al servizio della Comunità’ e le medaglie d’oro non si contano più ormai. I riconoscimenti morali del cittadini sono quotidiani, la mamma che il primo gennaio ha chiamato il 115 di Firenze per fare gli auguri ed esprimere riconoscenza è uno dei tanti esempi” aggiunge.

”I pompieri meritano rispetto e non devono essere sbeffeggiati, se il governo continuerà su questa strada per quanto riguarda stipendi e pensioni, scenderemo in piazza”, conclude.

Il riferimento è all’art. 1, comma 451 della legge di bilancio (100 milioni per riordino carriere forze armate e di polizia dimenticando i vigili del fuoco) in antitesi al contratto di governo che prevede invece anche il recupero del differenziale retributivo esistente tra i vigili del fuoco e agli altri corpi. (A oggi la forbice varia da 300 euro al mese per i gradi più bassi a 1200 euro mensili per i gradi apicali).