Ondate di gelo, siccità, alluvioni: secondo Coldiretti l’anno scorso le bizzarrie climatiche sono costate 1,5 miliardi al comparto agricolo
Con la tendenza al surriscaldamento si moltiplicano gli eventi estremi, dalla siccità alle ondate di gelo, che nel 2018 hanno provocato 1,5 miliardi di euro di danni all’agricoltura.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le rilevazioni del Cnr-Isac dalle quali si evidenzia che l’anno appena trascorso è stato il più caldo dal 1800 ad oggi per l’Italia con una anomalia di +1.58°gradi sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000).
Si tratta della conferma del cambiamento climatico anche in Italia dove la classifica degli anni più caldi da oltre due secoli comprende ora nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2017, il 2012, il 2001 e poi il 1994.
L’aumento medio delle temperature è accompagnato dall’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma e – sottolinea la Coldiretti – si manifesta il rincorrersi di siccità e gelate, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo al sole.
L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che – conclude la Coldiretti – devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.