Campionati studenteschi, scelte le città per le finali


Annunciate al MIUR le città che ospiteranno le finali dei Campionati studenteschi: oltre 5.000 gli istituti partecipanti, 1,4 milioni gli studenti iscritti

Annunciate al MIUR le città che ospiteranno le finali dei Campionati studenteschi: oltre 5.000 gli istituti partecipanti, 1,4 milioni gli studenti iscritti

Gubbio (PG) per la corsa campestre (20-22 marzo), Catania per la danza sportiva (10-13 aprile), Bari per la pallavolo (7-11 maggio), Terni per il tennis da tavolo (13-16 maggio), Giulianova (TE) per il calcio a 5 (14-18 maggio), Maracalagonis (CA) per il badminton (20-24 maggio), Treviso per il basket 3×3 (27-30 maggio). Sono queste le città che ospiteranno le finali dei Campionati Studenteschi 2018/2019, rivolti ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado.

L’annuncio è stato dato questa mattina al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal Ministro Marco Bussetti nel corso di un evento al quale hanno partecipato anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti, il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Luca Pancalli e il Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Veronica Nicotra. Sono 5.154 gli istituti partecipanti ai Campionati Studenteschi e 1.417.762 le iscrizioni a oggi.

Durante l’incontro sono state annunciate anche le città in cui si terranno i Campionati Mondiali: Castel di Sangro (AQ) per il tennis (2-9 giugno) e San Vito Lo Capo (TP) per il beach volley (3-10 ottobre). Sarà invece Marina di Massa (MS) ad accogliere gli studenti delle scuole secondarie di primo grado per la Festa Nazionale dello Sport dal 20 al 24 maggio. I ragazzi si sfideranno nelle seguenti discipline: vela, rugby, corsa campestre, basket 3×3, ultimate frisbee, volley S3.

“I Campionati Studenteschi e la Festa dello Sport – ha dichiarato Bussetti – sono momenti importanti, di gioia e di condivisione, per proseguire e sviluppare il lavoro che i docenti di educazione fisica svolgono nell’insegnamento curricolare. Il nostro obiettivo è avere più sport a scuola, già a partire dalla primaria. E siamo passati dalle parole ai fatti. Abbiamo avviato l’iter legislativo per inserire Scienze motorie nel curriculum di scuola primaria. La disciplina sarà insegnata da docenti di educazione motoria, provvisti di titolo idoneo, almeno per due ore a settimana per ciascuna classe. Il maestro di educazione fisica sarà equiparato in tutto e per tutto ai suoi colleghi. È una vera e propria rivoluzione culturale. Sono molto contento del coordinamento che le istituzioni presenti oggi sono riuscite a realizzare: operare in unità e in modo sinergico è la strada giusta per evidenziare la determinante funzione culturale ed educativa che lo sport riveste nella nostra società”.

“Grazie a questo Governo – ha affermato Giorgetti – l’educazione fisica torna ad avere l’attenzione che le spetta. A partire dalla scuola. Perché è a scuola che tutti noi incontriamo per la prima volta lo sport. Stiamo mettendo in campo tante azioni, dall’introduzione degli insegnanti specializzati già dalla primaria agli investimenti sull’impiantistica sportiva negli edifici scolastici, che in questo momento versa in una situazione drammatica. Siamo a un punto di svolta. Se c’è la collaborazione di tutti, possiamo diventare un Paese non solo di tanti tifosi, ma anche di tanti sportivi in attività”.

“Ringrazio il Ministro Bussetti per aver coinvolto direttamente l’ANCI, i comuni e i territori nell’organizzazione dei Campionati Studenteschi – ha dichiarato Nicotra -. In questo modo, le gare saranno anche occasione per fare conoscere ai ragazzi l’importante offerta culturale dei territori. Sarà un momento di crescita anche in questo senso. Insieme al Ministro abbiamo lavorato per accelerare gli investimenti e la messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva e coordinato le tante risorse statali a disposizione per migliorare l’edilizia scolastica. C’è ancora molto da fare ma il nostro impegno è costante”.

L’iniziativa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla sperimentazione didattica “Studenti-Atleti”, che il MIUR porta avanti insieme al CONI, alla Lega Serie A e al Comitato Italiano Paralimpico (CIP), per permettere a studentesse e studenti impegnati nello sport agonistico di rimanere al passo con gli studi. Sono 20 le regioni coinvolte nel progetto per l’anno scolastico 2018/2019 e 7.611 i giovani iscritti al programma. Nel 2017/2018 gli studenti che hanno preso parte alla sperimentazione sono stati 1.505.

Si è parlato, inoltre, delle azioni in campo per promuovere lo sport a scuola, anche con riferimento agli alunni con disabilità.

“Sarebbe bello e importante se lo Stato italiano, nella sua Costituzione inserisse la parola sport – ha dichiarato Malagò -. Ho apprezzato dal primo giorno la fortissima sensibilità del Ministro Bussetti nel trattare il tema dello sport. La collaborazione tra la scuola e il CONI ha dato risultati concreti. Il progetto ‘Studenti-Atleti’ presenta numeri impressionanti e sarebbe importante estenderlo allo studio universitario. Prosegue in modo soddisfacente il progetto ‘Sport di classe’, ma siamo consapevoli che occorre fare sempre di più. Anche il progetto ‘Scuole aperte’ vede una collaborazione perfetta tra MIUR, CONI e Federazioni. Siamo orgogliosi di fare parte di questa sinergia”.

“La scuola italiana è di tutti e con tutti. Anche lo sport – ha aggiunto Pancalli – deve essere interpretato alla luce di questa considerazione. Perché è partecipazione e formazione anch’esso. Valorizza le differenze. Attraverso il sistema di istruzione e l’attività sportiva tiriamo fuori le speranze dei ragazzi. E li aiutiamo a prendere consapevolezza di sé. Ed è così che realizziamo effettivamente l’integrazione e l’inclusione”.

“Il Governo ha il chiaro obiettivo di ridare dignità allo sport all’interno del sistema educativo, insistendo sul ruolo decisivo che riveste nello sviluppo della personalità individuale di ciascun giovane. La scuola sarà un punto di riferimento chiave, affinché l’attività motoria di base sia al centro delle prospettive di crescita dei ragazzi”, ha concluso il Ministro Bussetti.