Al Forum di Davos l’allarme sui giovani e le difficoltà occupazionali: nel mondo ci sono 71 milioni di giovani disoccupati, oltre 150 milioni di giovani lavorano, ma vivono con meno di 3 dollari al giorno
“Oggi, ci sono 1,8 miliardi di giovani tra i 10 e i 24 anni – il più grande gruppo di giovani di sempre. Ogni mese, 10 milioni di ragazzi raggiungono l’età lavorativa e riscontrano che le conoscenze di ieri non sono più adatte ai lavori richiesti oggi”. A dichiararlo è Henrietta Fore, Direttore generale dell’UNICEF oggi al meeting di Davos riunendo insieme tre comunità del Forum: i Global Shapers, i Giovani Leader Globali e i Giovani Imprenditori della Schwab.
Nel mondo ci sono 71 milioni di giovani disoccupati. Oltre 150 milioni di giovani lavorano, ma vivono con meno di 3 dollari al giorno. A livello globale, 6 bambini e adolescenti su 10 non raggiungono i livelli minimi di competenze nella lettura e in matematica e 200 milioni di adolescenti sono fuori dalla scuola. Quelli colpiti maggiormente sono coloro che hanno più bisogno di istruzione e competenze, per lo più ragazze, giovani donne, bambini e adolescenti che vivono in zone di conflitto e coloro con disabilità.
Migliaia di giovani hanno un semplice messaggio per i leader che partecipano al World Economic Forum di Davos: “Abbiamo bisogno di più lavoro e di un’istruzione migliore”. Questo messaggio urgente è il risultato di un sondaggio online – al quale hanno partecipato 10.000 giovani da 160 paesi – condotto dall’UNICEF per portare le voci dei giovani all’incontro di opinion leader globali.
Le opinioni espresse nel sondaggio parlano di una crisi dell’istruzione e delle competenze. Tra una lista di 5 priorità, dal sondaggio è emerso che:
- Il più ampio numero di persone che hanno risposto – il 35% – ha identificato come priorità avere più opportunità lavorative;
- la seconda priorità più importante, identificata dal 26% dei rispondenti, è di avere un’istruzione migliore;
- Il 16% ha dichiarato che la priorità più importante è la protezione del pianeta e delle risorse naturali, il 15% ha richiesto supporto per l’agricoltura e l’imprenditorialità, mentre l’8% un migliore accesso alla tecnologia;
- Solo metà, il 47%, ha detto che la globalizzazione ha unito le persone, mentre secondo il 36% sta ampliando il gap tra i ricchi e i poveri;
- Oltre 3 giovani su 5, o il 63%, ha trovato che i leader dell’economia dovrebbero fare di più per aiutare i giovani ad avere successo nel mondo globalizzato di oggi.
Per la prima volta nella storia, il Forum di Davos ha nominato 6 Global Shapers sotto i 30 anni come copresidenti dell’incontro – una decisione che riconosce i giovani come il gruppo demografico più colpito dall’ampia crisi del mondo del lavoro.
“I giovani vogliono – e hanno bisogno – di competenze per il lavoro del futuro: competenze digitali, agricoltura moderna, tecnologia green e competenze di business e imprenditoriali. In quanto comunità globale, il business di una volta non va più bene. Il settore privato ha un ruolo cruciale per colmare questo gap e dare ai giovani le opportunità di cui hanno bisogno per sviluppare il loro potenziale”, ha detto Fore.
UNICEF e Generation Unlimited – una partnership globale per identificare le migliori iniziative per i giovani con idee, risorse, prospettive e il coinvolgimento di partner pubblici, privati e della società civile – lavoreranno a stretto contatto con il Forum e la comunità dei Global Shapers per aiutare i giovani a superare le dure sfide che stanno affrontando. L’obiettivo Generation Unlimited è di fare in modo che entro il 2030 ad ogni giovane vada a scuola, frequenti dei corsi di apprendimento o formazione o svolga un lavoro adeguato alla sua età.
“Stiamo chiedendo soluzioni all’avanguardia e nuove idee,” ha dichiarato Fore. “Se agiamo con saggezza e urgenza, possiamo avere domani tanti giovani competenti e con una preparazione migliore per creare economie sostenibili e società pacifiche e prospere.”
Sondaggio: Il sondaggio è stato condotto a dicembre 2018 attraverso la piattaforma U-Report, uno strumento di messaggistica social istantanea sviluppato dall’UNICEF per aiutare i giovani nel mondo a parlare dei problemi che devono affrontare. Hanno risposto al sondaggio 10.003 giovani sotto i 35 anni da 164 paesi, il 96% aveva meno di 30 anni. I ragazzi e i giovani maschi rappresentano il 61%, mentre il 37% sono giovani donne e ragazze. La maggior parte dei partecipanti è dell’Africa (28%), seguita dall’Asia (23%), Europa (20%), America Latina (19%), Medio Oriente e Nord Africa (6%) e Nord America (4%). U-Report è una piattaforma gratuita e oltre 6,5 milioni di giovani e adolescenti in 55 paesi la utilizzano regolarmente attraverso SMS e i canali digitali che comprendono Whatsapp, Facebook, Viber e Telegram.