Rincaro record per il diesel che ha registrato un balzo del +47,7% nell’ultimo ventennio arrivando nel 2018 a una media di 1,488 euro al litro contro 0,710 euro del 1998
Rincaro record per il pieno diesel degli automobilisti italiani che ha registrato un balzo del +47,7% nell’ultimo ventennio arrivando nel 2018 a una media di 1,488 euro al litro contro 0,710 euro del 1998.
E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea della cooperative, su dati del Ministero dello sviluppo economico in relazione ai nuovi rialzi sulla rete carburanti italiana che dopo otto giorni di stallo vedono l’aumento di 1 centesimo sui prezzi di benzina e diesel, mentre le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo crescono per la seconda seduta consecutiva.
Importante – sottolinea Uecoop – l’impatto delle tasse che nell’ultimo anno hanno pesato per il 63% sul prezzo al dettaglio della benzina e per il 59,5% per quello del gasolio: in pratica ogni volta che un automobilista si ferma alla stazione di servizio per un pieno da 55 litri lo Stato si mette in tasca oltre 48 euro sul diesel e più di 55 euro sulla benzina, fra accise e Iva. Ma questi rincari sono solo gli ultimi di un ventennio che ha visto anche il prezzo della benzina crescere del +75,9% con il 2018 che fa segnare una media di 1,599 euro al litro contro lo 0,909 euro al litro del 1998, un salasso per le tasche degli automobilisti che non ha risparmiato il GPL con +49,9% per un costo attuale di 0,673 euro al litro.
La spesa energetica – conclude Uecoop – ha pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle imprese considerato che l’Italia è nella top ten dei carburanti più cari del mondo.