Cominardi: boom di contratti stabili, merito del Decreto Dignità


Il sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi: tra luglio e agosto, con il Decreto Dignità, siamo riusciti a fermare l’impennata dei contratti a termine e in somministrazione generata dal Jobs Act

Il sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi: tra luglio e agosto, con il Decreto Dignità, siamo riusciti a fermare l'impennata dei contratti a termine e in somministrazione generata dal Jobs Act

“Le politiche di questo Governo per combattere il precariato e dare un impulso nuovo alla stabilità nel mondo del lavoro continuano a dare i loro frutti: nel 2018 c’è stato un boom di trasformazioni dei contratti da tempo determinato a indeterminato, aumentate del 76,2%. Tra luglio e agosto, con il Decreto Dignità siamo riusciti a fermare l’impennata dei contratti a termine e in somministrazione che era stata generata dal Jobs Act”. È quanto afferma il Sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi.

“In totale lo scorso anno c’è stata una crescita dei contratti stabili di oltre 200mila unità secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS. In generale, le assunzioni nel 2018 sono salite del 5,1 per cento e negli ultimi due mesi dell’anno, quando cioè il Decreto Dignità è entrato in vigore, il numero di contratti a tempo determinato è sceso drasticamente. I contratti di somministrazione sono calati del 20% a partire da agosto”, prosegue Cominardi.

“Andiamo avanti sulla nostra strada per cambiare davvero il mercato del lavoro italiano. I dati ci danno ragione perché dimostrano che il tessuto produttivo italiano è in grado di adeguarsi al nuovo corso che potrà dare più stabilità ai lavoratori, in particolare ai più giovani”, conclude il Sottosegretario.