Alla Direzione centrale anticrimine presentata la Sala dei Mondi Connessi ideata per l’interconessione di sistemi informativi e banche dati per supportare un’operazione di polizia in corso
Condividere, connettere mondi diversi per aumentare la sicurezza nel nostro Paese. Questo è lo spirito che anima la “Sala dei mondi connessi” inaugurata questa mattina a Roma nella sede della Direzione centrale anticrimine.
Presentata in anteprima al capo della Polizia Franco Gabrielli dal direttore centrale Anticrimine Vittorio Rizzi la “Plancia di comando” sarà al servizio delle indagini e delle operazioni di polizia più importanti che richiedono un coordinamento, in tempo reale, di più realtà operative.
Il Prefetto Gabrielli, durante il suo intervento, ha sostenuto che questa Sala “Serve a tutti i nostri settori che hanno necessità di svolgere una gestione centralizzata e condivisa del controllo sul territorio. Questa – ha continuato il Prefetto – deve essere una tappa significativa e non il punto di arrivo nel percorso per la sicurezza del Paese e l’attenzione alle nostre comunità e ai loro bisogni, che poi è la ragione d’essere della nostra Istituzione”.
Come funziona la Sala dei mondi connessi
Questa control room serve a condividere in modo sistematico tutte le risorse tecnologiche, i sistemi informativi e le banche dati del settore anticrimine della Polizia di Stato; il dialogo tra sistemi vale anzitutto per la gestione delle immagini. Potranno confluire nella Sala le immagini trasmesse dalle sale operative delle questure, dagli elicotteri della Polizia di Stato, dai droni, dalle autovetture dotate del sistema di trasmissione Mercurio, così come dal tablet o dallo smartphone del poliziotto che abbia installato MercurioApp; potranno essere indirizzate le immagini dei sistemi pubblici di videosorveglianza e quelle proveniente da sistemi LTE dei gestori telefonici nazionali o di cui è proprietaria la Polizia scientifica.
Nella cabina di regia verranno rimbalzate anche le immagini dei servizi investigativi di pedinamento, che così potranno essere incrociate con le immagini e i dati delle telecamere presenti lungo il tragitto, che siano state prima geolocalizzate.
Tutto questo consentirà di seguire in diretta tutte le più importanti operazioni di polizia, compresi i sopralluoghi della Polizia scientifica per rapine ed omicidi, con la possibilità di supportare l’attività di repertazione delle tracce con genetisti, periti balistici, ingegneri, chimici e informatici che dalla Sala si potranno collegare con tutto il Paese.
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare il pacchetto formativo STOP, acronimo che raccoglie i termini stand, fermati, take a breath, prenditi un respiro, quindi observe, osserva, e infine proceed, procedi, sulle tecniche volte a disinnescare le situazioni di conflitto e rabbia nel contatto quotidiano del poliziotto con il cittadino. Il progetto, promosso dalla Direzione centrale anticrimine, è stato curato dallo psichiatra Massimo Picozzi, e sarà utilizzato durante i corsi di formazione per i poliziotti.