Indagine Uecoop: con l’entrata in vigore dell’ecotassa sui veicoli inquinanti cresce l’export dei mezzi diesel verso l’estero e aumenta l’acquisto di auto ibride o elettriche
Ogni dieci auto usate che l’Italia vende all’estero ben 6 (il 64%) sono modelli con motori diesel, quelli più nel mirino dei vari provvedimenti di blocco del traffico che periodicamente scattano da nord a sud del Paese quando si superano i livelli di inquinamento e di polveri sottili. E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Unrae in relazione all’entrata in vigore l’1 marzo 2019 delle nuove ecotasse sui veicoli più inquinanti con il bonus invece per quelli a basse emissioni come ibridi ed elettrici.
La variante fiscale avrà un impatto sulle immatricolazioni dei mezzi a gasolio che nell’ultimo triennio sono già calate del 6% a fronte di una crescita del benzina +3% ma con un vero e proprio boom delle ibride che sono raddoppiate arrivando al 4,5% delle immatricolazioni totali. Sono invece oltre 400mila i modelli usati che finiscono all’estero di cui ¼ in Bulgaria, primo paese di approdo delle quattroruote italiane di seconda mano, in particolare i modelli diesel, con un’età media di 10 anni, alte emissioni e bassa classe di rispetto ambientale.
E se i vecchi diesel italiani vanno oltreconfine in Italia la transizione verso una mobilità più sostenibile è in corso da tempo anche fra le cooperative considerato che ormai diversi bandi di appalto prevedono punteggi aggiuntivi per ha mezzi di trasporto a basso impatto inquinante. Ma la nuova mobilità comporta investimenti che possono pesare troppo sul bilancio di una piccola azienda o di famiglia.
E se per i mezzi ibridi il problema principale è il costo più alto rispetto a benzina e diesel, per quelli totalmente elettrici la difficoltà maggiore risiede nell’assenza di una capillare rete di colonnine di ricarica senza la quale diventa complicato l’uso quotidiano del veicolo soprattutto sui lunghi tragitti extra urbani o su quelli nelle zone meno centrali delle città.
Codacons: stangata su acquisto di auto
Scatta domani una nuova stangata a carico degli automobilisti italiani. A partire dall’1 marzo, infatti, entrerà in vigore l’Ecotassa voluta dal Governo Lega-M5S, un sovrapprezzo che si applicherà ai veicoli che superano una certa soglia di emissioni di Co2, e che raggiungerà i 2.500 euro ad autoveicolo.
“Una tassa ingiusta, che colpisce una sola categoria di utenti, ossia gli automobilisti, e che va ad aggravare la lunga lista di imposte e balzelli a carico di chi possiede una autovettura” denuncia il Codacons.
“Con tale misura il Governo non colpisce i ricchi che acquistano mega-Suv o Ferrari, ma le famiglie medie che scelgono auto normalissime come la 500 L Cross della Fiat e i lavoratori che, per la propria attività, hanno bisogno di piccoli furgoncini come i modelli Qubo e Doblo’ – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Di fatto con l’Ecotassa il Governo, contrariamente alle promesse, mette le mani in tasca agli italiani tassando l’acquisto di una auto nuova, e determinando una stangata a carico della categoria degli automobilisti, già vittime di tasse e accise insostenibili”.