Da Rimini a Catania decine di controlli dei Carabinieri del NAS nell’ambito sanitario: il bilancio con denunce e sequestri
Proseguono, in tutto il paese, le verifiche dei Carabinieri del NAS nel settore delle prestazioni sanitarie. Il NAS di Bologna ha scoperto uno studio medico del riminese che utilizzava una particolare apparecchiatura convenzionalmente denominata “centrifuga del sangue” per erogare trattamenti estetici in assenza di una specifica autorizzazione. Atteso il potenziale rischio biologico e infettivo a causa della non corretta manipolazione del sangue e dei suoi derivati, i militari hanno proceduto al sequestro del dispositivo medico. La titolare del centro è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica competente.
NAS di Pescara, al termine di alcuni controlli ispettivi, ha segnalato all’Autorità Amministrativa il responsabile legale di due strutture ricettive per minorenni per aver:
- ospitato un numero di utenti superiore a quello massimo autorizzato;
- predisposto camere da letto in locali di superficie inferiore rispetto a quella prevista, rapportata al numero dei posti letto presenti;
- omesso di installare dispositivi antincendio ed informazioni di sicurezza inerenti le vie di esodo in caso di emergenza.
Sempre il Nucleo di Pescara, per mezzo di prolungati servizi di osservazione e pedinamento, ha scovato una struttura ricettiva per anziani completamente sconosciuta alle Autorità Sanitarie e Amministrative in provincia de L’Aquila. Gli accertamenti ispettivi permettevano di individuare il titolare, un 41enne di Pescara, segnalato all’A.G. competente per i provvedimenti restrittivi urgenti da adottare a tutela degli ospiti.
Il Sindaco di un paese in provincia di Catania, a seguito di una segnalazione inoltrata dal locale NAS, ha disposto la chiusura immediata di una casa di riposo dal valore di circa 300.000 euro.
Il provvedimento scaturisce da un’ispezione igienico–sanitaria condotta dai militari del Nucleo siciliano i quali, nel corso dell’accertamento, avevano rilevato che la struttura, oltre ad essere totalmente sprovvista delle autorizzazioni prescritte dalla legge, aveva anche effettuato un ampliamento abusivo dei propri locali.
I militari del NAS di Reggio Calabria hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Palmi un medico perché resosi responsabile dell’attivazione di un ambulatorio medico nel circondario reggino, privo di qualsiasi atto autorizzativo. Nel centro erano eseguite prestazioni di diagnostica, ginecologia e piccoli interventi chirurgici senza che vi fosse mai stato un controllo dell’Autorità Sanitaria.
Il NAS di Roma, al termine di un controllo presso una farmacia veterinaria della provincia, ha segnalato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia un 56enne residente a Roma per aver dispensato farmaci veterinari scaduti di validità ed altri su presentazione di ricette irregolari. I militari hanno proceduto al sequestro di 8 confezioni di medicinali e 11 prescrizioni mediche rinvenute in farmacia. Al titolare, inoltre, è stata contestata una violazione amministrativa di 500euro.
Il NAS di Padova, infine, ha deferito all’Autorità Giudiziaria un odontotecnico con l’accusa di aver esercitato abusivamente la professione di odontoiatra benché sprovvisto del titolo abilitante.
Nel corso delle loro indagini i militari veneti hanno accertato che l’indagato, a causa della sua imperizia, avrebbe anche provocato delle lesioni ad uno dei suoi clienti.
Prima di rivolgersi a un medico (odontoiatra, fisiatra, dietologo etc.) non conosciuto direttamente, i NAS consigliano di accedere al sito della FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), cliccando su “Anagrafe” e inserendo il cognome e nome del medico che si intende consultare. Si avrà così la conferma del possesso del titolo di studio e delle specializzazioni conseguite dall’interessato.