Voto senza storia alle primarie: il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti è il nuovo segretario del Partito democratico con oltre un milione di preferenze. Martina al 18%, Giachetti al 12%
L'”Election Day” del Partito democratico, chiamato ad eleggere il suo nuovo segretario, si chiude con la vittoria schiacciante di Nicola Zingaretti. Il governatore del Lazio trionfa alle primarie con circa il 70%, oltre un milione di voti su 1,7 validati ai gazebo lungo tutta la Penisola.
Il Presidente del Lazio – al secondo mandato nella regione – ha lasciato le briciole ai due sfidanti: il segretario pro-tempore Maurizio Martina si è fermato al 18%, mentre Roberto Giachetti non è andato oltre il 12%.
“Viva la democrazia italiana che dà lezioni ogni volta che può, sono contento per l’Italia. Sembra che a queste primarie abbiano votato lo stesso numero di cittadini se non più che alle ultime, un dato veramente straordinario. Mi darebbe una percentuale che oscilla tra il 65 e il 75% del consenso. Ringrazio sia Martina sia Giachetti per le telefonate ricevute poco fa. Io ringrazio loro perché credo abbiamo dato una buona immagine di confronto nella battaglia politica in questo Paese ferito” ha affermato Zingaretti quando il risultato del voto era ormai delineato.
“Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso. Questo nuovo Pd sarà fondato su due parole: unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento. Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana e il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento” ha aggiunto dal suo comitato elettorale.
“Penso ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati, stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese. È un inizio, non illudiamoci, la destra è rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice” ha poi sottolineato Zingaretti.
“Non sono state solo le primarie del Pd – spiega – ma le primarie per l’Italia. È un fatto molto importante che riaccende la speranza per il futuro. Una marea di persone si sono fidate di noi. E noi ne saremo degni”.
Il neo segretario dem Zingaretti osserva che “le primarie sono state lo strumento di una volontà più generale. Noi siamo qui per mettere in campo una migliore ricetta di governo rispetto al governo gialloverde. E offrire un’altra strada. Basta con le trame di potere e con il gioco delle figurine di chi sta con Tizio, con Caio e con Sempronio. Sarà un’agenda nuova. Non ha senso la politica se si distanza dalla condizione umana degli individui. Sarà una politica a misura delle persone”.
“Invito tutti gli italiani e le italiane: venite nel nostro partito. C’è bisogno di voi. Voltiamo pagina. Ognuno con dentro il cuore le proprie radici che non dobbiamo rinnegare. Venite con dentro il cuore le vostre radici raccontando con orgoglio le stagioni più belle della vostra storia: l’Ulivo di Prodi, la nascita del Pd, l’impegno di tutti i nostri governi che ci hanno salvati dalla bancarotta”, dice ancora Zingaretti.
“Io farò di tutto per essere all’altezza. E essere all’altezza vorrà dire sapere ascoltare e sapere decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone”, aggiunge. Il nuovo Pd “sarà pilastro e baricentro della nuova fase della democrazia italiana. Spalanchiamo tutto, perché l’Italia ha bisogno di un nuovo partito e questo partito per rifondarsi ha bisogno dell’Italia che c’è”.
“Il nuovo Pd dovrà essere fatto di unità e cambiamento. Vorrà dire guardare le persone non dal dirigibile, da lontano, ma da vicino nella loro vita concreta. Basta con le figurine, le incomprensioni, io sto con quello tu, con l’altro, la politica non ha senso se si distanza dalla condizione umana degli individui”. “Noi non vogliamo solo contestare l’avversario, fare opposizione al governo – ha aggiunto – no, noi siamo qui e vogliamo ripartire perché siamo convinti di poter mettere in campo idee migliori di quelle del governo giallo verde per risolvere i problemi delle persone”.
“Non ho ancora capito perché è toccato a me, ma so che è toccato a me. Se siamo arrivati a questo punto, a questo tornante della storia, è perché non sono mai stato solo in questa avventura. Da Bolzano a Catania tutti mi hanno detto: “Noi torniamo, ma stavolta non deludeteci” ha concluso Zingaretti.