Una carrellata di perdenti illustri nello spettacolo di Andrea Muzzi “All’alba perderò”, che racconta le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, in scena giovedì 7 marzo al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Fi)
Portando in scena una carrellata comica di “perdenti illustri” e affrontando con ironia e leggerezza il tabù del fallimento, Andrea Muzzi sarà il protagonista di “All’alba perderò” lo spettacolo scritto con Marco Vicari, che racconta le gesta dei fuoriclasse della sconfitta. La rappresentazione, che andrà in scena giovedì 7 marzo alle 21.00 presso il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante Alighieri, 23) è diretta da Muzzi e presentata dallo Studio Martini(ingresso intero 15€ , ridotto 12€).
Cosa ha spinto il pugile Eric Crumble a salire sul ring 31 volte e a subire 31 ko di fila? E perché il samoano Trevor Misapeka, 130 kg di pesantezza, ha accettato di correre contro la sua volontà (e la sua stazza) i 100 metri alle Olimpiadi del 2001? E perché Giancarlo Alessandrelli, portiere di riserva della Juventus negli anni 70′, dopo 10 anni di “onorata” panchina, scende finalmente in campo e in soli 20 minuti riesce a prendere 3 gol?
Raccontando le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, dei campioni della perdita. che, loro malgrado, hanno fatto la storia dello sport, dello spettacolo e dell’arte, lo spettacolo affronta con ironia e leggerezza il tema del fallimento. Considerato come un semplice fatto negativo, il “perdere” è in realtà la chiave per affrontare le sfide e preparare le vittorie del proprio futuro.
Mentre un giovane calciatore sta per compiere una azione decisiva in campo, il tempo si ferma e una voce nella testa del ragazzo, interpretata da Andrea Muzzi, gli ricorda di “Non aver paura di sbagliare un calcio di rigore”. Portando l’esempio paradossale dei tanti che sono entrati nel “Guinness dei falliti”, lo spettacolo è un esilarante inno alla vita, a coloro che non hanno smesso mai di “provarci”, a quelli che non si sono mai arresi. Perché il segreto della vittoria è in primis accettare la propria paura di perdere e saperla gestire. Quindi, forse, molto meglio avere in camera il poster del coraggioso portiere Alessandrelli (uno che ha atteso dieci anni in panchina prima di perdere platealmente l’unica partita in cui ha giocato), piuttosto che quello di qualche viziata star, narcotizzata dagli sponsor e dai miliardi, che scende in campo svogliata e senza passione.
Scritto da Andrea Muzzi con Marco Vicari (già autore per La 7 e Il Fatto Quotidiano) lo spettacolo prende spunto anche da dati scientifici (“Cosa vuol dire ‘farsi prendere dal panico?”, “Perché ci blocchiamo nelle situazioni ansiogene?”) e dalle moderne teorie della psicoterapia sul tema, alternando racconti di alcuni fallimenti “storici” a consigli pratici su come non aver paura dei “grandi rigori” della vita. Ricordando a tutti che, come diceva De Gregori, un campione non si riconosce dai palloni d’oro o dalle reti ma “dal coraggio, dall’altruismo, e dalla fantasia”.
Info e prenotazioni: 15€ intero, 12€ ridotto (under18, over 65, studenti fino a 26 anni). Biglietti disponibili presso la biglietteria del teatro. Prenotazioni al 055.8940864 – biglietteria@teatrodante.it / www.teatrodante.it