Via libera in Consiglio dei Ministri al decreto legge sulle emergenze in agricoltura. Coldiretti critica il provvedimento: “Una scatola vuota con molti obiettivi, pochi strumenti e ancor meno risorse”
“Ora possiamo finalmente cominciare a lavorare concretamente per risolvere l’emergenza Xylella e gelate in Puglia, la crisi del settore ovino-caprino, e quello agrumicolo. Il ddl crisi sulle emergenze in agricoltura, come avevo promesso, è stato trasformato in decreto legge e approvato in Consiglio dei Ministri”. A dichiararlo è il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio sul Dl Agricoltura, approvato in Consiglio dei Ministri.
“È stato confermato quello che ho sempre ribadito, ossia che stavamo di fronte a una vera e propria emergenza, e per me quindi lo strumento per uscire dalla crisi non poteva che essere un decreto. Sono molto soddisfatto del lavoro portato avanti e dell’attenzione dei colleghi di Governo, che ringrazio, e che non hanno esitato a darmi ascolto per il bene dell’agroalimentare italiano. Parliamo di fatti, misure concrete, che riporteranno i settori olivicolo-oleario, agrumicolo, lattiero caseario e ovi-caprino al più presto fuori dalla crisi e finalmente competitivi”.
“Con le norme approvate – conclude il Ministro – oggi interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Da domani mi auguro che finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare, ne va il futuro di tutti”.
Coldiretti critica
“Il decreto sulle emergenze in agricoltura è una scatola vuota con molti obiettivi, pochi strumenti e ancor meno risorse, che delude le grandi aspettative che aveva generato nelle imprese duramente colpite da calamità senza precedenti su comparti strategici, dall’olio di oliva agli agrumi”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare il Decreto legge varato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.
La prima mobilitazione Coldiretti inizia domani, sabato 9 marzo, a Lecce con migliaia di agricoltori con i trattori che raggiungeranno Piazza Sant’Oronzo contro la gestione inconcludente dell’emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord.
A fronte di un crack da oltre un miliardo di euro causato dalle gelate al settore olivicolo non sono destinate risorse specifiche e i pochi milioni disponibili devono essere spartiti con le altre emergenze sulle quali interviene il fondo di solidarietà.
“Non viene peraltro affrontato – precisa la Coldiretti – il dramma degli agricoltori colpiti da Xylella che non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre per mantenere le proprie famiglie. Spiccioli – precisa la Coldiretti – anche per i coltivatori di agrumi messi in ginocchio da quotazioni insostenibili”.
“Le uniche risorse significative sono destinate ai trasformatori di latte di pecora, per l’acquisto di pecorino romano invenduto giacente presso i loro magazzini, senza peraltro che l’assegnazione – denuncia la Coldiretti – sia stata contestualmente vincolata ad un accordo equo con i pastori, che assicuri un anticipo sul prezzo superiore ai costi di produzione determinati dall’Istituto pubblico Ismea con una griglia di indicizzazione e una clausola di salvaguardia che garantiscano nel tempo il raggiungimento del valore di un euro. Infine lo stesso intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole, agrumicole e del settore ovicaprino per gli interessi sui mutui bancari non è proporzionale all’effettivo costo ma viene assegnato un identico ammontare, sminuendo di fatto – sostiene la Coldiretti – l’efficacia della misura”.
“Facciamo appello al Parlamento affinché nell’ambito della discussione in Aula per la conversione in legge vengano previste le necessarie modifiche e integrazioni in termini di risorse e contenuti”, ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.