Carne dalla Polonia a rischio: presentato un esposto


Carne di mucche malate esportata dalla Polonia in altri Paesi europei: il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché avvii accertamenti sul caso in Italia

Carne di mucche malate esportata dalla Polonia in altri Paesi europei: il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché avvii accertamenti sul caso in Italia

Torna alla ribalta il caso della carne a rischio esportata dalla Polonia, esploso agli inizi di febbraio quando l’emittente privata nazionale polacca TVN ha alzato il velo su migliaia di chilogrammi di carne, ottenuta dalla macellazione illegale di mucche malate, che sarebbero stati esportati in più di una dozzina di paesi dell’Unione europea.

La Polonia ha segnalato il problema attraverso il sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi dell’Ue, ma ora a tornare sulla vicenda è il Codacons.

“Un nuovo scandalo alimentare si affaccia all’orizzonte, dopo la notizia di partite di carne bovina malata esportata dalla Polonia in Europa negli ultimi 6 mesi” afferma l’associazione che, dopo l’indagine penale avviata dalle autorità polacche che ha evidenziato come venissero destinati alla macellazione bovini malati, e le relative carni commercializzate in diversi paesi europei, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché avvii accertamenti sul caso in Italia.

“Vogliamo sapere se la carne a rischio è finita anche nei supermercati e nelle macellerie italiane, considerato che il nostro paese importa ogni anno oltre 65mila tonnellate di carne prodotta in Polonia, circa il 10% della produzione nazionale di carne bovina – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Pertanto abbiamo chiesto alla Procura di aprire una apposita indagine alla luce dei possibili reati di Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, Commercio di sostanze alimentari nocive e Vendita di sostanze alimentari non genuine, accertando se le aziende italiane di lavorazione carni abbiano acquistato, lavorato e messo in commercio carne bovina proveniente dalla Polonia negli ultimi sei mesi e, in tal caso, disporne il sequestro immediato”.