Fridays for Future il 15 marzo: il grande movimento studentesco ha organizzato uno “Sciopero globale per il clima”
Un unico grande obiettivo: costringere i governi di tutto il mondo ad evitare il disastro climatico. Fridays for Future è il grande movimento studentesco che negli ultimi mesi sta spingendo migliaia di ragazze e ragazzi a scioperare il venerdì e a riunirsi nelle piazze di tantissime città per rivolgersi ai governi, chiedendo a gran voce azioni concrete contro i cambiamenti climatici e reclamando il proprio diritto al futuro.
Il WWF Italia dà il suo pieno appoggio alla mobilitazione degli studenti, che per venerdì 15 marzo ha organizzato uno “Sciopero globale per il clima”.
Come è nato lo sciopero
Fridays for Future è un movimento nato dal basso e in modo spontaneo, come risposta solidale all’attivismo climatico di Greta Thumberg, la 16enne svedese che dall’agosto del 2018 ogni venerdì, ha iniziato a manifestare davanti al Parlamento del suo Paese. Da sola, almeno inizialmente, con l’obiettivo di forzare il governo svedese a tagliare le emissioni di CO2 del 15% ogni anno. Grazie a questa determinazione, la studentessa, a dicembre, è stata invitata alla COP24 in Polonia, dove ha tenuto un discorso che ha fatto il giro del mondo.
Il suo appello non ha mezzi termini: il pianeta sta morendo e i governi devono agire. Gli obiettivi da rispettare sono quelli fissati dall’Accordo di Parigi del 2015: mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C e fare i più grandi sforzi per non superare l’aumento di temperatura di 1,5 ° C rispetto ai livelli preindustriali.
Il messaggio di Greta
Alla fine della conferenza sul clima, Greta ha lanciato un video appello personale: “chiunque sei, ovunque sei, abbiamo bisogno di te”. Ha aggiunto che i leader politici continuano a non agire per fermare il cambiamento climatico e che tutti noi dobbiamo scendere in piazza ogni venerdì davanti alla sede locale del governo e mettere pressione dal basso per una maggiore azione sulle politiche climatiche.
Greta ha ispirato persone di ogni età, che in molti Paesi del mondo hanno iniziato a dedicare del tempo a favore del clima. Fino a 50mila persone hanno manifestato in Inghilterra e Germania, 35mila a Bruxelles, 20mila in Svizzera.
Le iniziative #FridaysForFuture nascono dal basso, prendono forme e contesti diversi, ma sono sempre a favore del clima, si svolgono in modo pacifico e si stanno diffondendo dalle piccole città alle grandi metropoli.
La mappa degli scioperi nel mondo
Lo sciopero per il clima in Italia
Anche in Italia, il 15 marzo 2019, gli studenti manifesteranno in moltissime città, da Nord a Sud.
Sulle pagine Facebook Fridays for Future di tantissime città italiane sono raccolte tutte le informazioni sul movimento e le testimonianze di partecipanti e sostenitori, fra i quali c’è anche il WWF Italia.
“Ai ragazzi che saranno in piazza il 15 marzo per prendere in mano il proprio destino e chiedere risposte alle istituzioni riguardo gli obiettivi sul clima stabiliti dall’accordo di Parigi auguriamo di fare strike, ad ogni loro iniziativa andrà sempre il massimo supporto del WWF Italia”. Queste le parole di Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia.
Alcune delle città che parteciperanno: Acireale, Ancona e Macerata, Bari, Brescia, Brindisi, cesena, Cividale, Como, Crotone, Cuneo, Empoli, Firenze, Fossano, Genova, Grosseto, La Spezia, L’Aquila, Lecce, Lecco, Mantova, Modena, Morbegno, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Ravenna, Roma, Reggio Emilia, Salsomaggiore, Sanremo, Savona, Siena, Teramo, Torino, Treviso, Udine, Varese, Venezia, Verona, Viareggio e Vicenza.