Al teatro Era di Pontedera il 16 marzo va in scena “Le relazioni pericolose”, il classico di Choderlos de Laclos curato da Elena Bucci e Marco Sgrosso. Un’opera geniale che attraverso gli scandali e le storie di sesso traccia il ritratto di un’intera epoca alla vigilia della Rivoluzione Francese
La Stagione del Teatro Era (Pontedera) sabato 16 marzo alle 21 porta in scena “Le relazioni pericolose”, la nuova elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso, artisti uniti da un lungo sodalizio nella compagnia teatrale Le Belle Bandiere. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Pierre-François Choderlos de Laclos, autore settecentesco a suo tempo celebre per lo scandalo generato dalla pubblicazione di questo romanzo, oggi considerato un classico della letteratura grazie alle sue riflessioni argute e amare sulla natura dei rapporti di potere, sulla volontà di potenza che si rivela alla fine fallimentare, producendo morte e follia. In scena, Elena Bucci, Marco Sgrosso e Gaetano Colella in una produzione firmata CTB Centro Teatrale Bresciano con la collaborazione artistica Le Belle Bandiere.
“Quest’opera geniale – spiegano i protagonisti – attraverso le storie di amore e sesso di qualche singolare individuo, traccia il ritratto di un’intera epoca alla vigilia di una rivoluzione che ha cambiato la storia, con le sue aperture al futuro, le sue trappole, le limpide utopie, le paure, la cecità. È stata davvero una pericolosa tentazione affrontare il romanzo epistolare di Laclos, generale, scrittore, inventore, giacobino, amico del Duca D’Orléans, segretario governativo per Danton, governatore sotto Napoleone, capace di danzare con la storia, con le arti e con tutti i poteri che si sono avvicendati in quel secolo straordinario. Siamo immersi in un gioco di specchi, falsari e finte chiavi, dove balenano verità sempre diverse, velate e disvelate dalle armi dell’intelligenza e dell’ironia più amara. Attraverso fiumi di lettere di personaggi affascinanti e crudeli, fidenti ed amorosi, ma sempre clamorosamente teatrali, si snoda l’abile strategia che rivela la matematica spietata dei rapporti e il mutevole duello tra vittima e carnefice, per arrivare, come in un meccanismo ad orologeria, alla grande esplosione finale”.
Uno scenario conturbante e a tratti venato di un’ironia dissacrante così come evocato nel film cult di Stephen Frears che nel 1988 ne ha reso una versione magistrale grazie alle interpretazioni di Glenn Close e John Malkovich.
“Merteuil e Valmont sono vampiri allo specchio, assetati di linfa vitale, arditi nelle mosse di un gioco al massacro – spiegano ancora Elena Bucci e Marco Sgrosso – vigliacchi nell’esperire i sentimenti, paurosi di perdere il controllo, assediati dal desiderio di potere. Tourvel, Cécile e Danceny vengono evocati dalla voce dello stesso autore, usati, immolati, succhiati, svuotati. Lo stesso Laclos diventa protagonista e testimone dei segreti e delle esecuzioni, conosce e favorisce tutte le trame. Ma qualcosa sfugge alle strategie, l’ingranaggio si inceppa, gli specchi rimandano immagini inattese, si spezza il legame tra i complici. La mossa finale è sbagliata e il conto tra vincitori e vinti resta aperto”. Costo biglietti 20 intero, 17 ridotto.