Codacons attacca gli stabilimenti balneari di “lusso” che incassano milioni di euro all’anno ma pagano pochi “spiccioli” allo Stato per le concessioni demaniali
La vicenda degli stabilimenti balneari di “lusso” che incassano milioni di euro all’anno ma pagano pochi “spiccioli” allo Stato per le concessioni demaniali finisce all’attenzione della Corte dei Conti e delle Procure della Repubblica.
Il Codacons, associazione che ha realizzato uno studio ufficiale sui lidi più costosi d’Italia, presenta infatti oggi un esposto alla magistratura contabile affinché accerti il danno erariale – derivante dai canoni di affitto irrisori delle concessioni balneari, in palese contrasto con le direttive europee e con le sentenze della Corte di Giustizia Ue – e alle Procure della Repubblica territorialmente competenti ai fini dell’individuazione di possibili fattispecie penalmente rilevanti.
“E’ assolutamente paradossale che l’affitto di un gazebo presso uno stabilimento balneare italiano arrivi a costare all’utente 1.000 euro al giorno, mentre l’esercente per ottenere la concessione balneare paghi allo Stato pochi “spiccioli” all’anno – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Il problema, ovviamente, è politico, perché i governi che si sono succeduti negli ultimi anni non hanno mai applicato la direttive comunitarie, limitandosi a prorogare di volta in volta le concessioni, arrecando un enorme danno economico alle casse dello Stato e, quindi, alla collettività”.
In base all’ultimo studio realizzato dal Codacons la spiaggia più costosa d’Italia è il Twiga di Marina di Pietrasanta: qui per affittare un Presidential Gazebo (composto da 2 letti marocchini, tavolo centrale, 4 lettini, possibilità di avere su richiesta televisione e musica) si pagano 1.000 euro al giorno, mentre per l’ Arabian Gazebo (2 lettoni marocchini con materasso, 2 lettini, 2 sdraio, 1 sedia da regista, 1 tavolo) bastano 400 euro al giorno (300 euro al giorno per il Classic Gazebo: 2 lettini, 2 sdraio, 1 sedia da regista, 1 tavolo centrale).
A seguire, nella classifica Codacons degli stabilimenti balneari più cari, troviamo:
Venezia – Hotel Excelsior: 2 lettini, 2 sdraio, tavolino, 4 seggiole e 3 teli da mare: 410 euro al giorno in prima fila, zona centrale.
Porto Cervo (Hotel Romazzino): 1 ombrellone e 2 lettini, uso piscine, doccia, spogliatoi e parcheggio: 400 euro al giorno.
Lerici (Eco del Mare): Cabina privata deluxe: ombrellone + lettino o pomodone + 1 telo mare per lettino fino a un massimo di 4 persone: 300 euro al giorno.
Forte dei Marmi (Augustus Hotel): Tenda con extension per 4 persone con cassaforte, tavolo con 4 sedie, cassapanca, 2 sdraio, 2 lettini e 4 teli da mare: 290 euro al giorno.
Tra le altre spiagge “salate”, ma nettamente distaccate rispetto ai vertici della classifica, troviamo l’Argentario (Tuscany Bay) dove una Tenda con 4 lettini costa 150 euro al giorno, e il Salento (Borgo Egnazia), dove una “cabana” costa 120 euro al giorno (ma vengono serviti in spiaggia acqua no-stop e frutta).