FILP, Federdistat e CISAL insoddisfatti della ripartizione delle dotazione organiche disposta dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco: “Penalizzato ancora il Sud Italia”
I tre responsabili sindacali dei Vigili del Fuoco Fernando Cordella (FILP), Antonio Barone (Federdistat) e Antonio Formisano (CISAL) non sono per niente soddisfatti della ripartizione delle dotazione organiche disposta dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Ancora una volta, dichiarano i sindacalisti, “a farne le spese sono le regioni del Sud ed in particolare il Molise e la Calabria con le realtà industriali di Termoli (Campobasso) e il tratto costiero della Costa Jonica Cosentina (Schiavonea,Trebisacce)”.
“Il soccorso pubblico è un servizio che va reso indistintamente a tutti i cittadini e i tempi di intervento devono essere immediati, ecco perché chiediamo ancora una volta ai politici di mappare il Paese, affinché ci sia equa ripartizione di risorse umane sul territorio e una giusta classificazione delle strutture territoriali” aggiungono.
“Dobbiamo puntare sull’aumento di organico in particolare nelle regioni del Sud, affermano i tre dirigenti sindacali, che vista la vulnerabilità del proprio territorio, in diverse occasioni si ritrova ad affrontare emergenze ambientali estreme. Inoltre è proprio di questi giorni la notizia chiusura del presidio storico della Mostra d’Oltremare a Napoli”.
“Non accetteremo queste minacce – replica il Segretario Generale della Federdistat Antonio Barone – ecco perché abbiamo deciso di indire lo stato di agitazione ed eventualmente proclamare lo sciopero insieme a CGIL, CISL e UIL Vigili del Fuoco”.