Risarcimento per epatite: i chiarimenti del ministero della Salute


Il Ministero della Salute, condannato per il caso di un militare che ha contratto epatite cronica per i danni causati da una tecnica di vaccinazione, fornisce chiarimenti sulla vicenda

Nato il 14 agosto del 1958 come ministero della Sanità, il ministero della Salute festeggia oggi i suoi primi 60 anni: pietra miliare della salute pubblica

Il Tribunale di Catania ha condannato il ministero della Salute a pagare i danni procurati dalla tecnica di vaccinazione a un militare che ha contratto l’epatite cronica prima di partire per una missione all’estero.

Sulla vicenda la direzione generale della Vigilanza sugli enti e della sicurezza sulle cure del ministero della Salute chiarisce quanto segue.

Il signor F.M. ha presentato domanda per l’ottenimento dell’indennizzo ex l. 210/92 in quanto danneggiato da vaccinazione anti epatite praticata per il servizio militare per missione all’estero.

La Commissione Medico ospedaliera (CMO) di Palermo non ha riconosciuto il nesso causale tra le vaccinazioni per causa di servizio e le infermità.

Il soggetto presentava ricorso ex art. 5 L.210/92 avverso il verbale della CMO e il Ministero confermava il giudizio negativo della CMO.

Veniva pertanto istaurato un giudizio dinanzi il tribunale del lavoro di Catania, per il quale il Ministero forniva la relazione difensiva alla competente avvocatura distrettuale locale per la difesa in giudizio.

All’esito del giudizio il citato Tribunale condannava il Ministero ai benefici della legge 210/92. L’ufficio, dopo la notifica della sentenza da parte del legale di controparte ha comunque investito la citata avvocatura di Catania per l’impugnazione della stessa, ove possibile.

L’importo a cui è stato condannato il Ministero a titolo di arretrati dell’indennizzo a far data dal dicembre 2009 (data di presentazione della domanda amministrativa) e a titolo di assegno una tantum a decorrere dalla data di manifestazione del danno – novembre 2002 – è complessivamente pari ad euro 107.960,31, ben lontano dalla quantificazione riportata dalle notizie di stampa.

Inoltre, a favore del signor F.M. sarà aperto un ruolo di spesa fissa vitalizio  di circa euro 10.000 annui.