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Consulenti gratis: Codacons ricorre contro bando MEF

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Il Ministero dell’Economia cerca consulenti che lavorino per i propri uffici gratuitamente, e ha pubblicato un apposito bando: Codacons e Comitas ricorrono al Tar del Lazio

Il Ministero dell’Economia cerca consulenti che lavorino per i propri uffici gratuitamente, e ha pubblicato un apposito bando per individuare figure con “consolidata e qualificata esperienza accademica e/o professionale” che prestino la propria opera in modo del tutto gratuito e senza ricevere alcun consenso. Una iniziativa che finisce ora al Tar del Lazio attraverso un ricorso collettivo promosso da Codacons e dall’associazione delle microimprese, Comitas.

“Lo scorso 27 febbraio il Ministero dell’Economia e delle Finanza ha pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito per la durata di 2 anni – spiega il Codacons –. Con tale bando il Ministero cerca nello specifico professionisti con competenze in materia di diritto bancario, societario e dei mercati finanziari per lo svolgimento di attività professionali anche a livello europeo, precisando però che non sarà previsto alcun compenso per le prestazioni fornite”.

“L’avviso pubblico oggetto di impugnativa è gravemente illegittimo in quanto in contrasto con la Costituzione per violazione degli artt. 4, 9 e 36, nonché in contrasto con i principi cardine della libera concorrenza e di tutela del consumatore e non rispettoso del decoro e del prestigio delle libere professioni intellettuali – afferma l’associazione – e vìola il disposto dell’art. 19 quaterdecies della legge n. 172/17 che ha esteso alla PA il principio di equo compenso e che, sebbene la legge professionale consenta ad un avvocato di rendere prestazioni gratuitamente, ciò deve avvenire solo in casi eccezionali e non certo quale regola di accesso ad incarichi di consulenza specializzata”.

“Non solo. Con tale bando la P.A. crea un precedente pericolosissimo, prevedendo che i consulenti che vogliono lavorare per gli uffici amministrativi debbano farlo gratuitamente e senza percepire compensi per la propria opera, con conseguenze negative anche per gli utenti, i quali riceveranno un servizio qualitativamente inferiore, essendo le prestazioni professionali rese a titolo gratuito”.

Per tale motivo Codacons e Comitas hanno deciso di lanciare un ricorso collettivo al Tar del Lazio al quale possono partecipare non solo i lavoratori interessati dal bando del Mef, ma tutti i professionisti d’Italia allo scopo di bloccare l’introduzione di un principio errato e pericoloso.

Da oggi sul sito www.codacons.it tutte le info per aderire al ricorso.

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