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Al Florence Korea Film Fest l’ultima pellicola del maestro Kim Ki-Duk

“Human, Space, Time and Human” di Kim Ki-Duk

“Human, Space, Time and Human” di Kim Ki-Duk

Domani a Firenze la quinta giornata del festival dedicato alla cinematografia coreana. Tra le pellicole l’ultimo film del regista visionario Kim Ki-Duk, presentato al Festival del Cinema di Berlino, “Human, Space, Time and Human”

“Human, Space, Time and Human” di Kim Ki-Duk

Un ritratto di una società senza alcuna possibilità di redenzione. Sarà “Human, Space, Time and Human”  la proiezione principale della quinta giornata del 17/mo Florence Korea Film Fest (ore 20.00).  L’ultimo film del regista visionario Kim Ki-Duk, presentato al Festival del Cinema di Berlino, sfida la sensibilità degli spettatori ed esplora i confini dell’umanità e della moralità. La trama racconta di un eterogeneo gruppo di persone che si appresta a partire per un viaggio a bordo di una grande nave. Nessuno sembra conoscere la destinazione finale ma vi è un grande entusiasmo. Le abissali differenze di status sociale tra i passeggeri creano immediatamente degli attriti che sfociano in una prima notte di grande caos. Una realtà ancora più sconvolgente accoglierà i viaggiatori al loro risveglio: la nave infatti ha inspiegabilmente iniziato a fluttuare nell’aria. Passato lo sgomento iniziale il problema principale divengono le limitate scorte di cibo.

La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association che celebra il cinema sudcoreano, è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze, Publiacqua e KOFICKorean Film Council, e inaugura l’ottava edizione della Primavera Orientale.

Alle 17.00 la proiezione di “Beat”, il film di Kim Sung-su che nel 1996 ha lanciato la carriera di Jung Woo-sung imponendolo come un idolo della sua generazione.  Il film racconta la storia di Min, alle prese con un padre assente e una madre alcolizzata, spesso in compagnia di amici poco raccomandabili come Tae-su e Hwan. Durante una serata in discoteca, complice il suo bell’aspetto, viene per gioco messo all’asta e ad aggiudicarselo è la bella e ambiziosa Romy della quale si invaghisce immediatamente. La ragazza vorrebbe che come lei anche Min studiasse per andare all’università, ma la sua fedeltà alle vecchie amicizie continua a portarlo su strade rischiose.

Alle 22.30, per la sezione K-society, “Two wedding and a funeral” di Kimjho Gwang-soo. Protagonisti un ragazzo gay, Min Soo, e una ragazza lesbica, Hyo Jin, entrambi promettenti medici. Hyo Jin vive una relazione da dieci anni con Seo Yeong e vorrebbero adottare un bambino, ma non potendolo fare legalmente chiede a Min Soo di sposarla. Il ragazzo accetta la proposta dell’amica così da poter continuare la sua vita e nel contempo accontentare i suoi genitori che desiderano vederlo sposato. La loro tranquillità, tuttavia, viene minata dall’invadenza dei genitori di Min Soo.

SALA MYMOVIES

A partire dalle 16.00 in Sala Mymovies la proiezione di tre cortometraggi. Si parte con “Passing Over The Hill” di Bang Sung-jun, che racconta la storia di Jung-sook che tra varie vicissitudini cerca di mantenere viva la memoria del defunto figlio. A seguire “The Last Ramen” di Park So-won, che narra la buffa storia di un ragazzo e della sua dipendenza dal ramen. Chiude il programma “White Devil; Taxi Driver On Friday Night”, adrenalinico corto di Park Seung-Won.

EVENTI COLLATERALI

Fino al 28 marzo dalle ore 16.00, al cinema La Compagnia sarà possibile provare gli abiti tradizionali coreani “hanbok”, il tipico abito da cerimonia coreano. Inoltre fino al 30 marzo allo IED, Istituto Europeo di Design (via Maurizio Bufalini, 6r) sarà allestita la mostra “100 anni di cinema coreano” un’esposizione che raccoglie trenta manifesti e locandine dei film realizzate per i registi più amati e conosciuti, tra cui altri Park Chan-wook, Kim Ki-duk, Bong Joon-ho, Lee Chang-dong e gli attori fotografati nei ruoli più iconici, per celebrare l’importante anniversario di una delle cinematografie più amate nel mondo la cui diffusione in Italia è profondamente legata a Firenze e al suo Festival, organizzato dal 2003 dall’Associazione Culturale TAEGUKGI Exchange of Tuscan and Korean Cultures (ingresso libero, visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 20.00).

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