Bocciata la sostituibilità automatica dei farmaci biologici in quanto contraria alle normative nazionali. La SIR: “Siamo favorevoli all’uso dei biosimilari ma la decisione della terapia non può essere imposta”
“Accogliamo con grande soddisfazione la recente sentenza del TAR della Toscana sui farmaci. Il tribunale ha ribadito la non sostituibilità automatica tra un farmaco biologico di riferimento e il suo biosimilare, né tra diversi biosimilari. E’ quanto, infatti, stabilito dalle normative nazionali. La giustizia amministrativa ha quindi giustamente riconfermato il principio dell’autonomia prescrittiva e della continuità terapeutica da parte del medico”.
E’ questo il commento della Società Italiana di Reumatologia (SIR) all’ordinanza del TAR di Firenze. Il provvedimento della giustizia amministrativa è giunto in seguito ad un ricorso, presentato da una casa farmaceutica, contro una decisione della giunta regionale della Toscana.
“Come abbiamo già più volte affermato, la nostra Società Scientifica è assolutamente favorevole all’utilizzo dei farmaci biosimilari – afferma il dott. Luigi Sinigaglia, Presidente Nazionale della SIR -. Sono farmaci che ormai prescriviamo da anni ai nostri pazienti e che hanno dimostrato tutta la loro efficacia per il trattamento di malattie gravi ed invalidanti come quelle reumatologiche. Non abbiamo nessun pregiudizio, ma siamo al tempo stesso convinti che la scelta della terapia da utilizzare spetti solo ed esclusivamente al medico specialista. Si tratta di una decisione che va presa ovviamente sempre in comune accordo con il paziente”.
“Chiediamo all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di esercitare un controllo mirato sulle delibere regionali su questi temi – continua il dott. Sinigaglia -. In molte Regioni infatti è stato creato un notevole disagio nei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche articolari sulla base del principio della sostenibilità del sistema sanitario, che va tutelato ma non può mai essere anteposto al concetto di appropriatezza”.
“E’ giunto il momento che su questo delicato tema si apra un dibattito serio tra tutti gli attori coinvolti – conclude il dott. Sinigaglia -. Per questo nelle prossime settimane partirà un tour in alcune Regioni italiane. Parteciperanno rappresentanti di medici, farmacologi, pazienti e anche delle Istituzioni locali. Sarà l’occasione per cercare soluzioni condivise per migliorare il più possibile l’assistenza agli oltre cinque milioni di italiani colpiti dalle patologie reumatologiche”.
Soddisfatto anche l’ANMAR
“Siamo soddisfatti per la recente sentenza del TAR della Toscana sui farmaci biosimilari. Quanto sostenuto dalla giustizia amministrativa difende i diritti del paziente reumatico. Auspichiamo quindi che la continuità terapeutica sia sempre garantita su tutto il territorio nazionale”. E’ quanto afferma la dott.ssa Silvia Tonolo, Presidente dell’ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) in seguito alla decisione del TAR della Toscana sulla non sostituibilità automatica tra un farmaco biologico di riferimento e il suo biosimilare.
“La nostra Associazione da anni si batte perché la scelta della terapia contro le malattie reumatiche sia stabilita dallo specialista insieme al paziente – aggiunge la dott.ssa Paola Grossi, presidente dell’Associazione Toscana Malati Reumatici (A.T.Ma.R.) -. Questa decisione deve essere dettata solo ed esclusivamente da motivazioni scientifiche e non da problemi di budget dei bilanci regionali. Chiediamo quindi ai rappresentati della Regione Toscana di non presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR. I risparmi in sanità non possono essere ottenuti a spese della salute di pazienti colpiti da gravi patologie come quelle reumatologiche”.