Il mostro di Firenze, dalla cronaca alla scena


Da giovedì 28 marzo al teatro Manzoni di Calenzano va in scena “Nessuno – il mostro di Firenze”, che vuole essere soprattutto un omaggio alle sedici vittime  – delle quali quasi nessuno si ricorda i nomi – che per colpa di qualcuno hanno perso la vita

Nessuno - Il mostro di Firenze
Nessuno – Il mostro di Firenze

Della macabra vicenda del mostro di Firenze si ricordano accusati e accusatori, avvocati, testimoni macchiettistici e spettatori inermi. Tutti, tranne i nomi delle sedici vittime.

Presentato in prima nazionale da giovedì 28 a domenica 31 marzo al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze – ore 21,15 – domenica 31 marzo ore 16,30), “Nessuno – il mostro di Firenze” è un omaggio a loro, a quei sedici giovani che per colpa di qualcuno non hanno avuto più vita, possibilità di un futuro, una famiglia, un lavoro e insomma un po’ tutte quelle tappe che costituiscono il nostro percorso.

Un tuffo in un’Italia semplice a cavallo degli anni ‘70/‘80. Un’Italia di pallone, sesso, terra da coltivare. Un’Italia, quell’Italia, in cui un semplice ragazzo come tanti altri è cresciuto, ha osservato, ascoltato ed è diventato un uomo in grado di cambiare le abitudini di una comunità, è diventato un mostro. Anzi, è diventato il nulla. Per meglio dire, Nessuno.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Eugenio Nocciolini, vede in scena, oltre allo stesso Nocciolini, Gabriele Giaffreda, Monica Bauco, Antonio Fazzini, Roberto Gioffrè, Vania Rotondi e gli allievi della CalenzanoTeatroFormAzione.

“La vicenda del mostro di Firenze è diventata pane quotidiano per nuove chiacchiere da bar. Fra paura e ironia – spiega l’autore e regista Eugenio Nocciolini – Lello il mostro del Mugello poi è diventato Cicci quello da Scandicci, l’assassino del bisturi, delle coppiette, infine il mostro. Per anni, tanti anni, di questa vicenda si è sempre parlato dal lato degli assassini, dei sicari, dei mandanti, dei mostri appunto; poco delle vittime. Lo spettacolo Nessuno prova a guardare da una diversa prospettiva parlando delle vittime, della gente comune, del popolo. Analizza, o quantomeno prova a farlo, la storia dal punto di vista di chi subiva e non di chi agiva; ecco così che si dipanano otto quadri in cui i protagonisti cambiano e con essi il luogo. Da una partita guardata a casa di amici a una cena fra genitori, dal cinema a una taverna. Uno spaccato sociale che tenta di mostrare come in quegli anni, per certi verso più semplici,si tentasse di reagire e sopravvivere a una delle più grandi paure del nostro tempo”.

Produzione Il Teatro delle Donne. Biglietti da 5 a 13 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, ATC, iscritti ai corsi di formazione, studenti universitari e residenti nel comune di Calenzano.

Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info e prenotazioni tel. 055 8877213 – teatro.donne@libero.itwww.teatrodelledonne.com.

INCONTRO – Venerdì 29 marzo alle ore 18, presso la Biblioteca Civica di Calenzano (Firenze) incontro con lo scrittore e giornalista Gianluca Monastra, autore del libro “Il mostro di Firenze: ultimo atto” (ingresso libero).