La nazionale italiana degli scacchi sale sul tetto d’Europa: vinta la medaglia d’oro nella Coppa Europa
Un seme d’oro, piantato da più di un decennio e coltivato appassionatamente con tanti sacrifici, ha permesso alla massima rappresentativa italiana, composta da cinque giocatori e dal capitano, di aggiudicarsi l’ambito titolo continentale. Per la cronaca, nella fase di qualificazione, l’Italia aveva fortemente rischiato una clamorosa esclusione. In circa 90 anni di storia, esattamente dal 1920, si tratta del trofeo più prestigioso che la bacheca della Federazione italiana sarà chiamata ad ospitare.
La 1ª edizione della Coppa Europa per nazioni, evento organizzato dalla Federazione mondiale, è stato onorato, dopo aver ottenuto la qualificazione dalle fasi preliminari, dalle seguenti nove nazioni: Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Repubblica Ceca, Russia, Spagna e Svezia. Pertanto, ogni nazionale ha disputato otto match.
Il responso finale è stato il seguente: medaglia d’oro all’Italia; medaglia d’argento alla Germania; medaglia di bronzo alla Russia; esclusi dal podio team, tradizionalmente più quotati dell’Italia, come Francia, Spagna ed Olanda. La più deludente è stata sicuramente la Francia che, alla vigilia, partiva nel ristretto lotto delle favorite.
Avendo riportato ben sei vittorie, un pareggio ed una sconfitta, per un totale di 13 punti ottenuti sui 16 disponibili, i nostri bravissimi ragazzi hanno legittimato pienamente questo straordinario successo. Tanto per far capire l’eccezionalità di quanto accaduto, in manifestazioni del genere, l’Italia non è mai andata oltre le due/tre vittorie. A buon ragione, possiamo dire come, negli scacchi, la nostra nazione abbia guadagnato il rispetto che le compete in Europa. Questo, rappresenta una sicura rivincita a ciò che accade nel quotidiano, dove l’Italia viene bistrattata e spesso rappresentata come il fanalino di coda del continente.
La nostra nazionale di scacchi vedeva schierati nell’ordine: Maurizio Sampieri, Elio Troia, Paolo Salati e Mario Cortigiani. Purtroppo, nel corso della manifestazione, veniva a mancare, a soli 59 anni, Elio Troia; al suo posto veniva chiamato Claudio Cesetti, non schierato inizialmente perché impegnato, con la nazionale, nella spedizione olimpica. Inoltre, da non dimenticare il lavoro oscuro ma prezioso del capitano non giocatore, Salvatore Tramacere. Infatti, anche l’impiego di un capitano non impegnato nel gioco, liberando uno dei cinque giocatori da fastidiosi carichi burocratici, è stata una scelta vincente.
Cannoniere della squadra, con 6 punti, è stato Sampieri seguito da Cesetti/Troia (5,5), Cortigiani (5) e Salati (4).
Riportiamo il riassunto degli otto incontri disputati dalla squadra azzurra di scacchi.
Italia-Repubblica Ceca 2.5-1.5, dopo i pareggi di Troia, Salati e Cortigiani è risultata decisiva la vittoria di Sampieri su Pavlicek.
Francia-Italia 2-2, incontro senza grandi emozioni con le partite di Sampieri, Troia, Salati e Cortigiani terminate in parità.
Italia-Olanda, 1.5-2.5, l’unico match in cui i nostri azzurri sono usciti sconfitti. Dopo la vittoria di Sampieri su Doorn ed il pareggio di Troia, l’Olanda vinceva per le sconfitte patite da Salati e Cortigiani.
Italia-Finlandia 4-0, rotonda vittoria della rappresentativa azzurra grazie alle vittorie di Sampieri, Troia, Salati e Cortigiani.
Germania-Italia 1.5-2.5, la Germania è stato il team che più ha impensierito il cammino dell’Italia e, pertanto, l’esito di questo incontro ha avuto un peso determinante sull’assegnazione del titolo. Dopo il pari di Sampieri, la Germania sembrava potesse avere la meglio dato che le partite di Cortigiani e Salati erano compromesse. Ma, mentre Salati perdeva, Cortigiani riusciva a vincere contro Mirbach e Cesetti metteva il sigillo vincente, avendo la meglio su Idler.
Russia-Italia 1.5-2.5, altra partita decisiva con la Russia, poi arrivata terza. A seguito dei pareggi di Sampieri, Salati e Cortigiani, è stata determinate la partita vinta da Cesetti contro Pavlikov.
Italia-Spagna 3-1, buona vittoria dell’Italia. Pari le partite di Cesetti e Cortigiani. Vittorie di Sampieri su Guevara i Pijoan e di Salati su Piqueras Jimenez.
Svezia-Italia, 1.5-2.5, fermi sul risultato di parità Sampieri, Cesetti e Salati, il punto della vittoria è stato messo a segno da Cortigiani che ha avuto la meglio su Andersson.
Ecco una breve presentazione dei sei giocatori di scacchi d’oro che hanno condiviso questa esaltante avventura.
Maurizio Sampieri, Maestro Internazionale Senior, da Casole d’Elsa (SI), ex analista chimico. Ha totalizzato ben 6 punti, dopo 4 vittorie ed altrettanti pareggi. Tra gli hobby risalta la passione per il cinema e il teatro.
Elio Troia, da Aprilia (LT), direttore di sala presso un rinomato ristorante dei Castelli Romani. Senza problemi apparenti è deceduto all’età di 59 anni. Aveva potuto prendere parte ai primi quattro incontri del Campionato, ottenendo punti 2,5, frutto di una vittoria e tre pareggi.
Claudio Cesetti, Grande Maestro Internazionale, da Campoleone, imprenditore. Giocatore numero 23 al mondo, entrato al posto del compianto Elio Troia, ha disputato gli ultimi quattro match ottenendo punti 3, grazie a due vittorie ed altrettanti pareggi. Nel suo ricco palmares, presenti due argenti europei, un bronzo olimpico ed un bronzo europeo.
Paolo Salati, da Parma, bancario. Per lui un bottino di 4 punti, avuti dopo 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Appassionato di cinema e dei mattoncini del Lego.
Mario Cortigiani, da Alessandria, ex capo tecnico delle Ferrovie dello Stato. Per lui un totale di punti 5, dopo 3 vittorie, 4 pareggi ed una sconfitta. Nel tempo libero pratica la pesca sportiva.
Salvatore Tramacere, da Aprilia (LT), impiegato in Trenitalia. Ha ricoperto il ruolo di capitano non giocatore, gestendo egregiamente i rapporti con la direzione di gara ed i capitani delle altre squadre. Ama passare il poco tempo libero leggendo ed ascoltando musica.