Riforma PAC: le associazioni della Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura chiedono ai Parlamentari europei di confermare le scelte lungimiranti della Commissione Ambiente per garantire un’agricoltura più sostenibile
Domani 2 aprile nelle aule del Parlamento Europeo si terrà l’ultimo voto di questa legislatura sulla riforma della Politica Agricola Comune post 2020, prima delle elezioni del 26 maggio. La Commissione Agricoltura del Parlamento UE voterà in particolare sugli emendamenti ai nuovi Regolamenti presentati nel giugno 2018 dalla Commissione europea. La decisione finale sulla riforma della PAC post 2020 verrà lasciata in eredità al prossimo Parlamento UE, che avrà il compito di portare a termine il negoziato del trilogo UE (Commissione, Consiglio e Parlamento) per definire obiettivi e regole future di questa importante politica comunitaria, che rappresenta più di un terzo del bilancio dell’Unione (il 38% del budget UE 2014-2020), fondamentale non solo per l’economia ma anche per l’ambiente e la salute dei cittadini europei.
Le Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica (WWF, Lipu, Legambiente, FAI, Federbio, AIAB, Associazione Agricoltori Biodinamici, Pronatura, ISDE) riunite nella Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura chiedono ai parlamentari della Commissione Agricoltura di seguire l’esempio positivo dato nelle ultime settimane dai loro colleghi della Commissione Ambiente, votando per gli emendamenti che rafforzano l’impegno ambientale della PAC post 2020, come la destinazione di fondi sicuri per le azioni a favore della natura e per un maggiore sostegno all’agricoltura biologica, ed il rafforzamento della condizionalità e il mantenimento dell’obbligatorietà per gli Stati membri degli eco-schemi del primo pilastro.
“Auspichiamo che prevalga la volontà dei parlamentari europei della Commissione Agricoltura, alla fine del loro mandato, di lasciare una eredità positiva al prossimo Parlamento europeo, con un indirizzo chiaro sulla necessità di garantire che i soldi pubblici destinati all’agricoltura siano finalizzati con priorità alla tutela dei beni pubblici, cancellando i sussidi perversi basati sulla rendita speculativa dei terreni agricoli e destinati all’industria chimica e della meccanizzazione agricola”, afferma la Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura. “E’ importante che anche la Commissione Agricoltura riconosca con questo suo ultimo voto di legislatura il ruolo ambientale della PAC, rafforzando l’indicazione data dalla Commissione Ambiente che ha votato degli emendamenti efficaci per rendere i contributi PAC coerenti con gli obiettivi ambientali e climatici dell’Unione.
L’importanza degli obiettivi ambientali della PAC è ribadita anche dall’attribuzione alle due Commissioni parlamentari di uguali poteri di emendamento ai regolamenti e dal necessario coinvolgimento dei Ministeri dell’Ambiente nelle decisioni che i singoli Stati membri dovranno assumere nell’ambito del negoziato sulla riforma post 2020. Si auspica che questa modalità di co-decisione venga attuata anche nel nostro paese con un ruolo da co-protagonista del Ministero dell’Ambiente, insieme al Ministro Gian Marco Centinaio, nella definizione delle posizioni del Governo italiano che riguardano il futuro della PAC nell’ambito del negoziato che proseguirà dopo le elezioni europee del prossimo 26 maggio e nell’applicazione delle nuove regole in Italia con la definizione del Piano Strategico Nazionale per la PAC 2021-2027.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura, ha riassunto le proprie proposte per la futura PAC in un decalogo scaricabile dal sito .