Per difendere i confini UE 10mila guardie di frontiera


Più sicurezza nell’UE: il Parlamento intende rafforzare l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera con un corpo permanente di 10mila guardie entro il 2027

Più sicurezza nell’UE: il Parlamento intende rafforzare l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera con un corpo permanente di 10mila guardie entro il 2027

“Bisogna essere giusti con chi merita protezione, duri con chi si approfitta delle persone più vulnerabili e risoluti con chi cerca di infrangere le regole”. Così l’eurodeputata maltese Roberta Metsola, del Partito popolare europeo, ha commentato le nuove norme per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, in votazione il 17 aprile 2019.

Le frontiere esterne dell’Europa hanno visto negli ultimi anni un aumento senza precedenti del numero di migranti e rifugiati che desiderano entrare nell’UE. Le norme proposte fornirebbero all’Agenzia europea un corpo permanente di 10mila guardie di frontiera entro il 2027 e renderebbero più efficienti i rimpatri per quei cittadini di paesi terzi che non hanno diritto di restare nel territorio europeo. Il corpo permanente sarebbe formato da personale impiegato dall’agenzia e da personale distaccato proveniente dai paesi europei.

I cambiamenti mirano a migliorare la gestione dell’immigrazione, garantire che l’Europa sia in grado di proteggere efficacemente le sue frontiere esterne e fornire un elevato livello di sicurezza all’interno dell’Unione europea. Il nuovo corpo potrebbe, su richiesta di uno stato membro, eseguire i controlli di frontiera e gestire l’immigrazione, così come combattere la criminalità transfrontaliera. In caso di emergenza i paesi potranno richiedere assistenza alla squadra di intervento rapido del corpo permanente.

Una volta adottate dal Parlamento e dal Consiglio europeo, le nuove norme diventano effettive 20 giorni dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il nuovo corpo permanente potrà essere schierato dal 2021.