Al Teatro della Pergola, martedì 16 aprile, Massimiliano Finazzer Flory mette in scena la vera storia di Leonardo da Vinci. Essere Leonardo da Vinci – Un’intervista impossibile, con il volto e la lingua rinascimentale di Leonardo, per celebrare, a 500 anni dalla sua scomparsa, lo scienziato, il pittore, il designer, che ha cambiato il modo di pensare l’arte, la tecnica, la scienza
Il pittore, lo scienziato, l’inventore. I suoi segreti, il metodo di lavoro, le sue passioni, i consigli di una vita. Al Teatro della Pergola, martedì 16 aprile, ore 20:45, con Essere Leonardo da Vinci – Un’intervista impossibile va in scena la vera storia di Leonardo da Vinci.
Attraverso il format dell’intervista impossibile, Massimiliano Finazzer Flory diventa Leonardo, indossando costumi d’epoca, con un trucco che è una vera e propria ricostruzione del volto del genio di Vinci; recita in lingua rinascimentale su testi originali dello stesso Leonardo, fra cui il celebre Trattato di pittura. I gesti delle mani e gli sguardi studiati con attenzione in riferimento ai ritratti, veri e presunti, che di Leonardo ci offrono un’immagine molto conosciuta, contribuiscono a ricreare un profilo immerso in un ambiente misterioso. In completo e voluto contrasto con l’immagine contemporanea degli intervistatori (Gianni Quillico e Jacopo Rampini), a sottolineare la portata rivoluzionaria del pensiero di Leonardo.
Attraverso l’uso dell’autentica parola di Leonardo, il genio di Vinci risponde a domande sulla sua infanzia, sulle sue attività in campo civile e militare, su come si fa a diventare “bono pittore”, sul rapporto tra pittura e scienza, pittura e scultura, pittura e musica. Ci parla dell’anatomia, di botanica e di scienze matematiche. Commenta Il Cenacolo e le figure degli apostoli, affronta la sua passione per l’acqua, allude alla moda dell’epoca, risponde agli attacchi dei nemici, spiega i moti dell’animo, offre profezie sul volo dell’uomo e, infine, dispensa sentenze e aforismi per vivere il nostro tempo.