Dopo l’inchiesta della Procura di Perugia sulla sanità umbra il ministro della Salute Giulia Grillo invierà una task force composta da tecnici della Salute, ISS, Agenas, NAS per verificare il pieno rispetto del piano nazionale anticorruzione
Durante la riunione dell’unità di crisi permanente che si è svolta al Ministero della Salute, è stata analizzata la situazione che si è venuta a creare in Umbria a seguito della inchiesta della Procura di Perugia che ha portato ad arresti e oltre 35 indagati.
Senza sostituirsi in alcun modo alla magistratura, il Ministero invierà nelle prossime ore una task force composta da tecnici della Salute, ISS, Agenas, NAS per verificare il pieno rispetto del piano nazionale anticorruzione e delle disposizioni dell’Anac.
Tra i suoi compiti ci sarà anche una ricognizione straordinaria dei livelli di qualità erogati presso tutti i reparti delle strutture ospedaliere coinvolte.
Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha affermato: “Ho scritto alla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per assicurare ampia disponibilità a collaborare per individuare le migliori competenze professionali per la sostituzione dei vertici aziendali oggetto delle misure cautelari”.
Codacons pronto a chiedere maxi risarcimenti
L’attività illecita riscontrata dalla Procura di Perugia nell’ambito dei servizi sanitari in Umbria, se sarà confermata, ha causato un danno enorme a tutti i cittadini della regione, che pagano le tasse per contribuire al funzionamento della sanità sul territorio. Lo afferma il Codacons, che si costituisce parte offesa nell’inchiesta della magistratura.
“Abbiamo deciso di costituirci parte lesa nell’indagine della Procura in rappresentanza di tutti i cittadini umbri, danneggiati dalle irregolarità nei concorsi pubblici relativi alla fornitura di servizi essenziali come quelli sanitari – spiega il presidente Carlo Rienzi – Se saranno accertati gli illeciti contestati dalla magistratura, chiederemo un maxi risarcimento ai responsabili per i gravi danni causati alla collettività”.
Non solo. L’inchiesta sulla sanità della Procura, per il Codacons, apre la strada ad una possibile class action contro l’amministrazione pubblica da parte di tutti candidati esclusi dai concorsi pilotati, per i danni morali e alla carriera.