Antibiotici ritirati da Aifa per reazioni avverse: presentato esposto


Aifa ritira dal mercato alcuni antibiotici potenzialmente pericolosi per la salute umana: il Codacons presenta un esposto in Procura e raccoglie adesioni per azione risarcitoria

Aifa ritira dal mercato alcuni antibiotici potenzialmente pericolosi per la salute umana: il Codacons presenta un esposto in Procura e raccoglie adesioni per azione risarcitoria

Dopo la decisione dell’Aifa di ritirare dal mercato alcuni antibiotici potenzialmente pericolosi per la salute umana, il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e avvia da oggi la raccolta di adesioni ad una azione risarcitoria in favore di chi, per motivi di salute, ha fatto uso dei prodotti incriminati.

Come noto nei giorni scorsi l’Agenzia Italiana del Farmaco ha lanciato l’allarme su alcuni antibiotici di uso comune per il rischio di gravi effetti collaterali invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, disponendo altresì che i medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico siano ritirati dal commercio – spiega il Codacons – A seguito di tale provvedimento abbiamo deciso di presentare un esposto in Procura affinché sia aperta una indagine sul caso, volta ad accertare se siano ravvisabili fattispecie penalmente rilevanti come la frode in commercio (art. 515 c.p.) e immissione in commercio di prodotti pericolosi (d.lgs.206/2015), nonché eventuali responsabilità per omesso controllo a carico delle autorità sanitarie.

Stiamo inoltre predisponendo una azione risarcitoria per conto di tutti quei cittadini che, per motivi di salute, hanno fatto uso dei prodotti incriminati dall’Aifa, allo scopo di far ottenere agli utenti l’indennizzo per gli evidenti rischi sanitari corsi. Tutti gli interessati possono fornire adesione alla pagina https://codacons.it/allerta-aifa-effetti-collaterali-su-alcuni-antibiotici-sei-tra-i-pazienti-coinvolti/

La nota dell’Aifa sugli antibiotici ritirati

L’Agenzia Italiana del Farmaco nei giorni scorsi ha reso disponibili in una nota informativa nuove e importanti informazioni di sicurezza in merito ai medicinali contenenti fluorochinoloni (ciprofloxacina – levofloxacina – moxifloxacina – pefloxacina – prulifloxacina – rufloxacina – norfloxacina – lomefloxacina):

  • Sono state segnalate con gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici reazioni avverse  invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso.
  • Di conseguenza, sono stati rivalutati i benefici e i rischi di tutti gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici e le loro indicazioni nei paesi dell’UE.
  • I medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno ritirati dal commercio.
  • Non prescriva questi medicinali:
    • per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti (quali faringite, tonsillite e bronchite acuta);
    • per la prevenzione della diarrea del viaggiatore o delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori;
    • per infezioni non batteriche, per esempio la prostatite non batterica (cronica);
    • per le infezioni da lievi a moderate (incluse la cistite non complicata, l’esacerbazione acuta della bronchite cronica e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, la rinosinusite batterica acuta e l’otite media acuta), a meno che altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni siano ritenuti inappropriati ;
    • ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi ad un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico.
  • Prescriva questi medicinali con particolare prudenza agli anziani, ai pazienti con compromissione renale, ai pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido e a quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi, poiché il rischio di tendinite e rottura di tendine indotte dai fluorochinoloni può essere maggiore in questi pazienti. Dev’essere evitato l’uso concomitante di corticosteroidi con fluorochinoloni.
  • Informi i pazienti d’interrompere il trattamento ai primi segni di reazione avversa grave quale tendinite e rottura del tendine, dolore muscolare, debolezza muscolare, dolore articolare, gonfiore articolare, neuropatia periferica ed effetti a carico del sistema nervoso centrale, e di consultare il proprio medico per ulteriori consigli.