Nella Cappella Palatina di Palazzo Pitti presentati i due disegni di grande formato di Luigi Ademollo, acquistati dalle Gallerie degli Uffizi
L’entrata di Cristo in Gerusalemme e La Crocifissione, due disegni di grande formato del pittore lombardo dell’Ottocento Luigi Ademollo, sono stati acquistati dalle Gallerie degli Uffizi. Eseguiti a penna, inchiostro bruno e tempera bianca su carta vergellata e quindi applicata su tela, si presentano in buono stato di conservazione e sono da considerarsi preparatori per le grandi pitture murali con gli stessi soggetti realizzate da Ademollo nella Cappella Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.
A motivare l’acquisto delle opere da parte delle Gallerie, l’alta qualità esecutiva e soprattutto la loro rarità: queste due opere costituiscono infatti l’unica testimonianza ad oggi conosciuta della fase progettuale delle scene cristologiche dipinte dall’Ademollo nella cappella.
“A nostro parere – spiegano le storiche dell’arte delle Soprintendenze di Firenze e Bologna Vanessa Gavioli ed Elena Marconi – potremmo addirittura trovarci di fronte a due dei quattro modelli presentati dall’Ademollo al granduca Ferdinando III nel 1791 – espressamente citati in un documento conservato nel fondo delle Fabbriche Lorenesi dell’Archivio di Stato di Firenze – e da questi approvati come preparatori per la decorazione della nuova Cappella Palatina, progettata negli stessi anni dall’architetto Bernardo Fallani negli antichi ambienti già abitati in epoca medicea da Cosimo III e Marguerite d’Orleans che si affacciavano sul cortile dell’Ammannati a Palazzo Pitti”.
“E’ davvero una bella coincidenza che quest’anno sia possibile per noi celebrare la Settimana Santa con l’acquisto di due disegni molto importanti come questi, di Luigi Ademollo – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – si tratta dei lavori preparatori per le pitture murali della Cappella Palatina, quindi per noi opere ancora più preziose, perché intrinsecamente connesse con il meraviglioso patrimonio che siamo chiamati a custodire”.
L’entrata di Cristo in Gerusalemme
penna, inchiostro bruno e tempera bianca su carta
76 x 121 cm
La Crocifissione
penna, inchiostro bruno e tempera bianca su carta
76,5 x 122 cm
LUIGI ADEMOLLO – Nacque a Milano nel 1764 e frequentò giovanissimo l’Accademia di Belle Arti di Brera. Lasciata la Lombardia, nel 1783, dopo un breve passaggio in Piemonte, si trasferì a Roma, dove trovò subito impiego come pittore. Dal 1788 ebbe modo di lavorare a Firenze per eseguire, nel 1789, le decorazioni del Teatro della Pergola, continuando però ad operare anche nella città pontificia. La sua attività nel Granducato fu in seguito particolarmente intensa, e riguardò non solo Firenze ma chiese e palazzi di varie città, tra le quali in particolare Arezzo e Livorno. Nel 1789 fu nominato Professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Morì nel capoluogo toscano nel 1849.
LA CAPPELLA PALATINA DI PALAZZO PITTI – L’ambiente, originariamente abitato dai Medici, e da essi adibito a salotto di rappresentanza, fu trasformato in Cappella Palatina con funzioni religiose dal Granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena. Durante il granducato di Ferdinando III, la Cappella venne decorata da Luigi Ademollo con scene sacre tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento.