Il Parlamento europeo ha approvato le norme per diminuire i rischi di crac delle banche: più potere finanziario all’Unione bancaria
Il Parlamento europeo ha approvato nuove norme che rafforzano l’eurozona contro future crisi finanziarie, conferendo all’Unione bancaria maggiore potere finanziario.
La crisi finanziaria globale ha dato il via a molte nuove iniziative politiche il cui scopo è prevenire e limitare le crisi future. In Europa, dove la crisi si trasformò in una crisi bancaria e di debito sovrano, queste iniziative hanno portato alla creazione dell’Unione bancaria nell’eurozona. I leader europei di comune accordo hanno attribuito alla Banca Centrale Europea (BCE) un ruolo di supervisione sui principali enti creditizi dell’eurozona e hanno creato un codice unico europeo e fondi centralizzati per far fronte alle future crisi bancarie.
La strada per completare l’Unione bancaria è però ancora molto lunga.
Salvataggio delle banche
Il Parlamento europeo ha adottato le due relazioni, il cui responsabile è l’eurodeputato svedese Gunnar Hökmark (del Partito popolare europeo), sul salvataggio delle banche. Le nuove norme prevedono che, in caso di crisi, gli Stati membri devono assicurare un sufficiente assorbimento delle perdite da parte delle istituzioni finanziarie, di modo che venga ridotto al minimo l’impatto sulla stabilità finanziaria e sui contribuenti. Nelle relazioni si richiede inoltre chiarezza per rassicurare i mercati e permettere l’accumulo delle necessarie riserve finanziarie.
“I nuovi requisiti ridurranno i rischi nel sistema finanziario, ma allo stesso tempo, cerchiamo di garantire che le banche giochino un ruolo attivo negli investimenti finanziari e nella crescita”, ha affermato Hökmark.
Le relazioni sottolineano anche l’importanza di avere delle autorità competenti dotate di potere d’intervento immediato, che possano supportare un’istituzione in una situazione finanziaria in peggioramento.
Riduzione dei rischi
L’eurodeputato tedesco Peter Simon, dei Socialisti e democratici, è invece il responsabile di altre due relazioni, anch’esse approvate dal Parlamento europeo, sull’Unione bancaria che mettono in risalto la necessità di creare mercati transfrontalieri in cui i consumatori possono beneficiare degli effetti positivi di un sistema bancario integrato a livello europeo. Al momento una banca situata in un paese dell’eurozona nutre poco interesse nell’espandere la propria attività in un altro paese e tende a restare nel mercato interno.
L’eurodeputato tedesco richiede inoltre che il Comitato europeo per il rischio sistemico controllato dalla BCE giochi un ruolo più rilevante nel coordinare gli stati membri sulle misure da prendere quando i rischi nel settore finanziario sono “sistematici”. La crisi finanziaria in Europa ha mostrato l’inadeguatezza delle politiche per prevenire e affrontare gli squilibri delle istituzioni.
“Il Parlamento è riuscito a garantire che in futuro le banche dovranno valutare i rischi legati all’ambiente e alle questioni sociali e adottare misure per affrontare tali rischi in modo adeguato”, ha aggiunto l’europarlamentare Simon. “Ovviamente questo porterà a un settore finanziario più sostenibile e determinerà la stabilità nelle banche europee”.
I prossimi passi
Il Parlamento europeo ha approvate le relazioni nella seduta di plenaria del 16 aprile 2019. Nel corso della prossima legislatura, le istituzioni europee continueranno a lavorare sul sistema europeo di garanzia dei depositi per completare così l’Unione bancaria.