Il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Corleone per la Festa della Liberazione del 25 aprile ha inaugurato la nuova sede del Commissariato di Polizia
25 aprile, 74° Anniversario della Liberazione, in Sicilia per il ministro dell’Interno Matteo Salvini che a Corleone, in provincia di Palermo, inaugura la nuova sede del Commissariato di Polizia, in via Giuseppe Verdi.
Accompagnato dal sottosegretario Stefano Candiani, dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dal prefetto di Palermo Antonella De Miro, il titolare del Viminale ha scoperto, presso il nuovo commissariato, una targa che ricorda il sacrificio oltre che degli uomini delle Forze dell’ordine anche di tutte le vittime cadute per mano della mafia.
Forte dei sondaggi che, a un mese dalle europee, danno la Lega al 33%, mentre il Movimento 5 stelle sta per essere raggiunto dal Pd al 22%, Salvini dunque ha ignorato le polemiche e ha scelto la Sicilia per la Festa della Liberazione.
“Sinceri ‘democratici’ mi minacciano in Liguria… Non mi fate paura, mi fate pena!” ha scritto sul suo profilo Twitter ufficiale.
“La mia mattinata a Corleone (Palermo), onorando chi ogni giorno combatte in prima linea per la liberazione da tutte le mafie. State con me. #25aprile. Viva le nostre Forze dell’Ordine, presidio di legalità nella lotta quotidiana per la liberazione da mafia, camorra e ‘ndrangheta, in tutta Italia” ha poi aggiunto sempre su Twitter il vicepremier.
“Mi piacerebbe che il 25 aprile sia la giornata dell’unione e della pacificazione nel nome dell’Italia che verrà, poi ognuno si tiene proprie idee, distanze, e obiettivi: ho scelto Corleone per dire ai giovani che vince lo Stato” ha poi risposto Salvini alle frasi di Di Maio.
“Puoi anche andare a Corleone a dire che vuoi liberare il Paese dalla mafia, ma per farlo devi evitare che la politica abbia anche solo un’ombra legata a inchieste su corruzione e mafia” aveva affermato in precedenza il leader del Movimento 5 stelle con riferimento al caso Siri.
Dopo il taglio del nastro, i presenti hanno visitato i nuovi locali ricevendo i saluti del questore di Palermo, Renato Cortese, per poi assistere alla proiezione di un video che racconta l’attività contro la criminalità nel territorio di Corleone, con un focus sulla cattura di Bernardo Provenzano elemento di spicco della Cupola mafiosa.
“Questo commissariato – ha detto il questore di Palermo – è un presidio di legalità che non va ritenuto un’oasi nel deserto. Corleone, associata spesso alla Mafia, è popolata da gente onesta. Ha dato i natali a criminali malvagi e stragisti. Ma lo Stato ha saputo reagire alle ferite che Cosa Nostra ha inferto quale piovra che ha infiltrato la politica e l’economia. Quel dolore – ha aggiunto Cortese – è rimasto vivo, lo vedo anche negli occhi dei miei poliziotti ai quali dico grazie, perché non si sono piegati. Le istituzioni hanno inferto duri colpi e continuano a farlo. La battaglia non si ferma”.
Attacco alla brigata ebraica: interviene Centinaio
“Apprendo che oggi alcuni ignoranti hanno attaccato la brigata ebraica dimostrando che il 25 Aprile non è la festa di tutti. Solo chi non conosce la storia può non sapere qual è stato il contributo della brigata ebraica nella lotta al nazifascismo. E gli ignoranti dovrebbero stare zitti”. Lo dichiara il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio.
“Anche quest’anno ho deciso di non partecipare al corteo del 25 aprile a Milano e alla luce dei fatti che si sono verificati è stata la scelta migliore. A nome dei tanti italiani silenziosi e per bene, rispettosi degli insegnamenti che la storia del nostro Paese ci ha tramandato, mi scuso con gli amici delle brigata ebraica e con tutti coloro che sono stati oggetto di vile contestazione e di pesanti offese, in questa giornata che è stata monopolizzata da centri sociali e dalla estrema sinistra”.