Oggi si celebra la Giornata mondiale dei pinguini: la specie più conosciuta è il pinguino imperatore, l’unico che vive tutto l’anno nel gelo antartico ed è a rischio estinzione
Il 25 aprile è l’anniversario della Liberazione, giornata di festa nazionale in Italia e per questo ricordata e celebrata. Nel mondo delle specie animali il 25 aprile è stato scelto come World Penguin Day, un giorno che ricorda questo famiglia di uccelli dalle particolari caratteristiche e dalla buffa camminata che chiamiamo pinguini.
Ne esistono 18 specie ma, fra tutte, quella più conosciuta è il pinguino imperatore, l’unico che vive tutto l’anno nel gelo antartico e che a causa dei cambiamenti climatici è oggi fra i più esposti al rischio di estinzione.
Le 10 cose da sapere sul pinguino imperatore
1) Il suo “impero” è l’Antartide
Il pinguino imperatore è un uccello adattato a vivere a temperature molto basse, come quelle dell’Antartide, dove la temperatura può arrivare a -60°. Dalla nascita, i pinguini trascorrono tutta la loro vita sul ghiaccio antartico o nelle fredde acque circostanti, anche se raramente alcuni “vagabondi” si fanno vedere in qualche peregrinazione marina al largo delle coste della Nuova Zelanda.
2) Fra i pinguini è il più grande
Gli imperatori sono la più grande delle 18 specie di pinguini che si trovano oggi sul pianeta e uno dei più grandi fra tutti gli uccelli. Appena nato il piccolo pinguino pesa 150 grammi ed è alto 15 cm, mentre da adulto raggiunge i 115 cm e pesa intorno ai 40 chili, un peso che incrementa per l’accumulo di grasso in inverno per proteggersi dal freddo. Rispetto ai loro antenati, però, sono decisamente uccelli più piccoli: i ricercatori del Museo de La Plata in Argentina, attraverso l’analisi di un fossile di 115 chili e alto 2 metri recuperato dalla penisola antartica, hanno scoperto come l’antico uccello simile al pinguino fosse più alto rispetto anche alla maggior parte degli esseri umani.
3) Vive in colonie affollate
Il pinguino imperatore vive in grandi e affollate colonie, dove condivide la lotta per la sopravvivenza con migliaia di altri individui. Le colonie di pinguini imperatori sono state individuate e contate grazie a un’indagine del 2012 condotta da scienziati che hanno utilizzato tecnologie satellitari. Da allora si stima che le colonie del pinguino imperatore in Antartico siano circa 54 e che i pinguini imperatori adulti siano circa 595 mila.
4) Nidifica fra i ghiacci
È l’unico uccello che si riproduce e nidifica tra i ghiacci, durante l’inverno antartico. Le tecniche di corteggiamento sono complesse, ma l’accoppiamento è molto rapido (beh, fa davvero freddo) e fra maggio e giugno la femmina depone un singolo uovo di grandi dimensioni, che affida al maschio prima di intraprendere un viaggio di circa due mesi per rifocillarsi, cacciando in mare aperto.
5) È un papà eroico
Sono quindi i papà a mantenere al caldo le uova appena deposte dalla femmina di pinguino imperatore, tenendole in equilibrio sui piedi e proteggendole con una piega della pelle, nota come “marsupio della covata”. Per due mesi di cure parentali, i maschi non mangiano nulla e devono resistere agli eventi atmosferici dell’Antartide. Solo con il ritorno della madre, i coraggiosi papà pinguini abbandonano la covata e vanno a cercare a loro volta cibo in mare.
6) Resiste alle più rigide temperature
I pinguini imperatore sono protetti da due strati di penne e piume modificate, una buona riserva di grasso, becco e ali proporzionalmente più piccole rispetto agli altri pinguini per prevenire la perdita di calore. Gli imperatori hanno anche piume sulle zampe, per non renderle troppo fredde; mentre le loro dita possiedono grassi speciali che impediscono di congelare e artigli forti per afferrare il ghiaccio. Le colonie di adulti e pulcini, poi, si stringono insieme per condividere il calore corporeo.
7) Non vola ma è un vero subacqueo
I pinguini imperatori non sanno volare, ma sono i subacquei “olimpici” del mondo degli uccelli. L’immersione più profonda registrata è stata di 564 metri, mentre l’immersione più lunga registrata è stata di circa 28 minuti, davvero incredibile!
8) Il pesce è la sua cena
Il pinguino imperatore si nutre di piccoli pesci, calamari e altri molluschi cefalopodi, ma soprattutto di krill, piccoli crostacei che costituiscono lo zooplancton, l’alimento base dell’ecosistema antartico. Un pinguino adulto mangia circa 2-3 kg di cibo al giorno, ma in alcune giornate può arrivare a mangiare due volte tanto per accumulare il grasso corporeo necessario per sopravvivere al lungo inverno e nutrire i pulcini.
9) Rischia di perdere il suo habitat
Negli ultimi decenni, il numero dei pinguini imperatori in alcune colonie si è ridotto drasticamente a causa della scomparsa dei ghiacciai e della banchisa, provocate dai cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale provoca un effetto dirompente anche sui banchi di krill, la fonte di cibo primaria non solo per i pinguini, ma per ogni specie antartica. L’Antartide è sempre stata una delle regioni più remote e poco alterate dalla presenza umana del mondo, ma l’avanzata dell’uomo sta abbattendo i confini dell’inesplorato in maniera repentina, stravolgendo gli ecosistemi e causando effetti negativi alla fauna locale. In alcune zone, come Pointe Géologie, negli ultimi 50 anni la colonia dei pinguini imperatori si è dimezzata, ma si prevede che un aumento della temperatura di altri 2° C (rispetto ai livelli preindustriali), possibile entro i prossimi 40 anni,porterebbe ad una nuova diminuzione delle colonie esistenti di oltre il 50%. Senza casa e senza cibo, la sorte del pinguino imperatore è segnata.
10) Ognuno di noi può fare qualcosa per salvarlo
I pinguini imperatori sono in grave difficoltà, è necessario agire ora. Il WWF si occupa di clima dal 1994, ed è attivo nel dibattito nazionale e internazionale per abbandonare drasticamente i combustibili fossili, passare alle energie da fonti rinnovabili e ridurre i consumi di energia. Il WWF difende l’Antartico in tanti modi, per salvare i pinguini e tutte le altre specie che vi abitano, attraverso la promozione di una rete di aree marine protette, con progetti destinati ai metodi di pesca sostenibile e con la lotta per la riduzione dei cambiamenti climatici. Uno dei modi per assicurare un futuro alle specie minacciate dall’innalzamento della temperatura è quello di preservare l’habitat in cui vivono, per permettere loro di nutrirsi e di riprodursi, e ognuno di noi può aiutarci a farlo adottando un pinguino sul sito Wwf.it/giornatamondialepinguino.