Ciclovia Appenninica motore per il rilancio delle aree interne della dorsale: via alla revisione tecnica del percorso in ogni Regione, cartellonistica entro il 2020
Alla sala Parlamentino del Ministero dell’Ambiente si è tenuto nei giorni scorsi l’incontro organizzativo con la delegazione dei sindaci dei Comuni capofila della Ciclovia Appenninica, selezionati con la Segreteria Tecnica del Ministero sulla base di parametri specifici stabiliti già nel 2017.
Positivo il bilancio di questi due anni di lavoro, che hanno visto susseguirsi la firma del Patto di amicizia per uno sviluppo sostenibile dell’Appennino al G7 Ambiente di Bologna, percorrere due volte la dorsale appenninica, da Nord a Sud, e presentare una prima stesura del “Piano di sviluppo sostenibile della Dorsale”, che individua nella Ciclovia Appenninica il motore per il rilancio delle aree interne.
I rappresentanti dei Comuni presenti al tavolo, durante l’incontro, hanno confermato la volontà di procedere in tempi brevi alla revisione tecnica del percorso in ogni Regione, tenendo in considerazione che l’intero itinerario è già esistente e corre esclusivamente su strade secondarie a basso traffico.
“E’ un segnale bellissimo vedere così tanta partecipazione ed attenzione da parte dei Sindaci – ha commentato Tullio Berlenghi, Capo Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente -. Il Ministero dell’Ambiente è particolarmente attento agli sviluppi della Ciclovia Appenninica, in quanto si tratta di un’infrastruttura dall’alto valore ambientale, culturale e che sensibilizza verso un modello di vita e turismo sostenibili. Stiamo dialogando con il Ministero delle Infrastrutture per inserirla tra le Ciclovie Turistiche Nazionali; si tratta infatti di un itinerario che collega aree protette ricche di storia e natura attraversando la spina dorsale dell’Italia”.
Entra nel dettaglio del crono-programma dei lavori Enrico Della Torre, Direttore Generale Vivi Appennino, che sottolinea: “Stiamo procedendo verso l’obiettivo con l’intento di inaugurare nel 2020 la cartellonistica del percorso. Insieme ai Sindaci saranno accordate le revisioni tecniche del percorso in ogni Regione contando di avere entro l’anno il tracciato definitivo ed i punti in cui posizionare la cartellonistica. Tale fase seguirà criteri definiti: a partire dalle 43 tappe individuate saranno rispettati un massimo di 80 chilometri da tappa a tappa optando per il miglior itinerario esclusivamente su strade secondarie a basso traffico, definendo una direttrice ciclo-turistica che attraversa l’Italia da Nord a Sud e che mette in collegamento le 14 Regioni dell’Appennino. Al termine della revisione il Governo sarà quindi pronto per indire una gara d’appalto che permetterà il posizionamento della cartellonistica”.
Tra i punti trattati all’incontro i Comuni, insieme ai rappresentanti nazionali di Confcommercio Imprese per l’Italia, Legambiente e Federazione Ciclistica Italiana hanno inoltre discusso sull’importanza di richiedere una revisione del codice della strada che riclassifichi e regolamenti le strade secondarie a basso traffico veicolare come itinerari ad alta frequentazione ciclo-turistica.
Sono poi stati presentati i prossimi appuntamenti in programma: 15-16 giugno Giornata Nazionale dell’Appennino; dal 15 luglio al 4 agosto la terza edizione di Appennino Bike Tour, il Giro dell’Italia che non ti aspetti.