Bufera dopo le parole del presidente della Apd Miramar, Fabio Carini: al Trieste Running Festival non potranno partecipare atleti africani. Poi arriva il dietrofront
La Trieste Running Festival, manifestazione podistica che si terrà a Trieste dal 3 al 5 maggio, è vietata agli atleti africani.
“Quest’anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare” ha affermato il presidente della Apd Miramar, Fabio Carini.
Parole che hanno scatenato numerose reazioni nel mondo politico, a partire da quella dell’eurodeputata del Pd, Isabella De Monte: “A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport: ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno”.
Serracchiani: esclusione ha sapore razzista
“Gli atleti africani esclusi dalla mezza maratona di Trieste sono un altro triste, preoccupante segno di arretramento della civiltà, che questa città davvero non si merita”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando il caso del Running Festival di Trieste, la manifestazione podistica che si terrà in città dal 3 maggio e dalla quale gli organizzatori hanno escluso atleti africani.
“L’Amministrazione regionale e comunale schierate al completo con l’organizzatore – continua la deputata dem – non difendano l’indifendibile: è stato fatto un brutto passo falso, ne prendano atto e lo correggano, rimediando in qualche modo anche al danno d’immagine. Soprattutto non tentino di giustificare o spiegare, che fanno solo più danno: non c’è niente di peggio che nascondersi dietro questioni di etica per scusare scelte che hanno connotazioni ed effetti discriminatori e indubbio sapore razzista.
Ci sono irregolarità? Gli organizzatori che ne sono a conoscenza denuncino con atti formali gli sfruttamenti. Facciano esposti, sollevino il problema nella sedi competenti. Ma non vadano a raccontare che tengono fuori gli africani per bontà d’animo. E non ci provino a dire che il Pd specula, perché – conclude la parlamentare – abbiamo raccolto un’indignazione diffusa che non si può ignorare”.
Gli organizzatori fanno retromarcia
Dopo le polemiche l’organizzazione del Trieste Running festival fa marcia indietro: “Dopo avere lanciato una provocazione che ha colto nel segno, richiamando grande attenzione su un tema etico fondamentale, inviteremo anche atleti africani”. Intanto la Federazione italiana di atletica ha annunciato l’apertura di un’inchiesta