Si chiude la visita in Cina del premier Giuseppe Conte: il resoconto del weekend a Pechino del premier che al rientro in Italia dovrà affrontare i litigi tra Lega e M5S
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato in visita in Cina dal 26 al 28 aprile. Al rientro in Italia dovrà affrontare, dopo aver rinviato l’incontro di domani con il Sottosegretario, il caso Siri e le altre tensioni della maggioranza gialloverde, come il nodo province.
Intanto però ecco il resoconto del weekend pechinese del premier.
Al suo arrivo a Pechino, ha incontrato una Rappresentanza della comunità italiana presso l’Ambasciata d’Italia e, successivamente, ha partecipato alla cena di benvenuto con il Presidente della Repubblica Popolare cinese, Xi Jinping, e i Capi di Stato e di Governo presso il Palazzo dell’Assemblea Nazionale del Popolo.
Al termine della prima giornata a Pechino, il Presidente ha tenuto un punto stampa.
Nella seconda giornata, il Presidente Conte ha partecipato alle sessioni di lavoro del “Belt and Road Forum” e ha avuto un incontro con il Presidente cinese Xi Jinping. Nel corso della giornata ha tenuto altri incontri bilterali con leader politici e rappresentanti di istituzioni internazionali: con il Presidente russo Vladimir Putin, con il Primo Ministro etiope Abiy, con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, con il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e con il Presidente egiziano Al Sisi. In tarda serata, ha tenuto un punto stampa.
La terza e ultima giornata ha visto il Presidente Conte in visita al complesso della “Città Proibita” a Pechino, al Tempio buddista dei Lama, e infine al Museo Nazionale cinese dove ha visitato la mostra “The journey back home” dedicata ai 796 reperti archeologici che il nostro Paese ha restituito alla Cina.
Le parole di Conte
“Quando i rapporti commerciali ed economici tra due Paesi sono accompagnati da scambi culturali, le relazioni tra popoli pur geograficamente distanti sono destinate a diventare inevitabilmente più solide e durature nel tempo. Non potevo dunque lasciare Pechino senza un doveroso omaggio ad alcuni luoghi simbolo della millenaria cultura cinese. Luoghi come la “Città proibita”, nel cuore di Pechino, il maestoso palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing che per 500 anni è stata l’abitazione degli imperatori e delle loro famiglie e centro nevralgico per le attività del Governo cinese; il Tempio dei Lama, luogo di culto di grande suggestione, nonché il più grande tempio buddhista della città; e infine il Museo Nazionale cinese dove ho avuto modo di ammirare sia alcuni manufatti dell’Esposizione permanente che la mostra “The journey back home” dedicata ai 796 reperti archeologici che il nostro Paese ha restituito alla Cina. Come ho detto ieri al Presidente Xi, spero di poter tornare presto. Sono tanti i temi da approfondire, molteplici le prospettive di sviluppo per nuove collaborazioni. E sono convinto che da questa rinnovata partnership entrambi i Paesi riusciranno a trarne reciproci benefici, a parità di condizioni“.
Lasciata la Cina, il Presidente del Consiglio martedì 30 aprile dalle ore 10 (orario locale) sarà in visita a Tunisi, dove parteciperà al vertice intergovernativo italo-tunisino. Nel corso della giornata, il Presidente Conte incontrerà il Presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, il Primo Ministro della Repubblica tunisina, Youssef Chahed, e interverrà alla chiusura del Forum economico italo-tunisino.