A Med Blue Economy fari puntati sul futuro del porto di Gaeta


Fino al 1° maggio la manifestazione Med Blue Economy. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo interviene sulle potenzialità del porto di Gaeta

Fino al 1° maggio la manifestazione Med Blue Economy. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo interviene sulle potenzialità del porto di Gaeta

Si è aperta nel pomeriggio di mercoledì nella splendida cornice del Molo Santa Maria, nel borgo medioevale della città, la manifestazione Med Blue Economy, che si protrarrà fino al prossimo 1° maggio.

“Ho apprezzato – afferma il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo – che il Presidente del Parlamento Europeo, On. Antonio Tajani, abbia voluto evidenziare, proprio qui a Gaeta, le opportunità della blue economy da sviluppare nell’ambito del comprensorio del golfo, segnatamente la cantieristica per la nautica da diporto, l’industria ittica e il turismo. Tre settori sui quali l’AdSP, negli ultimi due anni, ha concentrato la sua azione, pur portando avanti, nel contempo, altri importanti interventi, in particolare infrastrutturali, volti allo sviluppo dei traffici commerciali del porto di Gaeta”.

“Alla presenza della massima autorità del Parlamento Europeo – continua di Majo – ho illustrato i risultati fino ad oggi conseguiti nei predetti tre settori, grazie all’azione sinergica con il Consorzio Industriale del Sud Pontino e il Comune di Gaeta, e gli obiettivi che si intendono ancora raggiungere anche rispetto al tema ambientale e al delicato ecosistema marino, richiamato più volte dall’On. Tajani, che ha accompagnato e sempre accompagnerà l’azione di questa amministrazione, in cooperazione con le altre istituzioni coinvolte nella tutela del nostro mare e delle coste, in primis l’Autorità Marittima e la Regione Lazio”.

“E’ stato, quindi, ricordato l’avvio di uno specifico programma volto a favorire lo sviluppo della cantieristica navale nel porto di Gaeta, al fine di dare esecuzione alle previsioni sancite nel c.d. Piano Frattasi, prevedendo la delocalizzazione di alcuni cantieri in aree più idonee e distanti dagli insediamenti abitativi. Recentemente, l’AdSP ha anche portato a termine la realizzazione del mercato ittico nel porto di Gaeta che risponde alla necessità, più volte rappresentata dall’Amministrazione Civica, dal servizio sanitario della ASL e dall’Amministrazione Marittima, di trovare un’idonea allocazione ai banchi di vendita al dettaglio di prodotti ittici ubicati. E’ stata, poi, avviata ed è tuttora in corso, l’esecuzione di un ulteriore intervento di riqualificazione del porto peschereccio”, precisa di Majo.
“Per quanto riguarda il turismo – sottolinea il Presidente dell’AdSP – grazie alla sinergia con i vari attori istituzionali, sono state avviate azioni volte ad incrementare, in modo strutturale, il traffico crocieristico dello scalo, fortemente richiesto dall’intera comunità del comprensorio del Golfo e, per il 2019, abbiamo già riscontrato un ulteriore aumento degli arrivi delle navi da crociera di piccole e medie dimensioni (compatibili con il tessuto urbano ed ambientale del Golfo) e, conseguentemente, dei passeggeri crocieristi”.

“Infine, in linea con quanto statuito dalla Regione Lazio, attraverso la cooperazione con gli enti locali e le associazioni imprenditoriali, si cercherà di integrare il porto di Gaeta alle aree industriali e commerciali consortili presenti nei dodici Comuni costieri (compresa la riqualificazione delle aree in corso di dismissione da parte dell’Eni) nell’ambito del progetto, promosso dalla Regione Lazio sulla base di una normativa nazionale, di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) nei tre porti del network portuale laziale, che consentirebbe di realizzare, nel medio termine, una piattaforma logistica che vede il porto di Gaeta protagonista per il suo intero hinterland naturale (Frusinate – Molise – Alto casertano) . Tale obiettivo potrà, tuttavia, essere conseguito solo se verranno anche sviluppati i collegamenti infrastrutturali, stradali e ferroviari, che assicurino una adeguata funzionalità economica tra il porto e le aree retroportuali. A tale riguardo porteremo avanti, insieme al Consorzio Industriale Sud Pontino, uno studio di fattibilità sull’eventuale realizzazione di un tronchino ferroviario di collegamento tra l’area intermodale consortile e l’area portuale di Gaeta, avente una lunghezza complessiva di soli 2 km, che consentirà al porto di Gaeta di essere collegato alla rete ferroviaria nazionale. Tale intervento, oltre a favorire lo sviluppo dei traffici portuali con minor impatto sull’ambiente, potrà decongestionare il traffico stradale sulla via Flacca, e quindi, su Formia”, conclude di Majo.