L’ex ministro Delrio (Pd) apre al dialogo con il Movimento 5 stelle. Secca replica del vicepremier Di Maio: “Si svegliano dopo 20 anni, il mio appello è agli amici della Lega con cui condividiamo un contratto di governo”
Dove sembra aver fallito il premier Conte finora, è riuscito il Partito democratico. Da Varsavia, dove è in missione come Ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio scrive parole al miele all’alleato leghista proprio nel momento di maggiore tensione tra caso Siri, discussione sulle autonomie e il voto del 26 maggio – europee e amministrative – che si avvicina.
“Oggi leggo un’intervista del capogruppo Pd Graziano Delrio in cui si dice pronto a discutere con il MoVimento 5 Stelle sulle nostre proposte sul conflitto di interessi e il salario minimo. La risposta è semplice: no, grazie” ha scritto su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio.
Che aggiunge: “Non solo, è curioso che proprio oggi il Pd si svegli dopo che ha avuto 20 anni per concretizzare queste due proposte. Ed è ancora più curioso che sul taglio degli stipendi dei parlamentari, un’altra proposta del MoVimento, se ne stia in silenzio. Anzi, questo nuovo pseudo-Pd ha fatto persino il contrario, proponendo una legge per alzarli gli stipendi dei parlamentari, che è ridicolo. Quindi no, grazie. Avete avuto il vostro tempo. Il nostro appello invece è agli amici della Lega con cui condividiamo un contratto di governo. Ci auguriamo di ricevere presto una risposta. Dobbiamo portare avanti il cambiamento e dobbiamo farlo veramente” conclude Di Maio nel post.