Segnali di ripresa dell’economia: gli ultimi dati Istat evidenziano il positivo andamento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che scende a marzo al 10,2%
Nel primo trimestre dell’anno il Pil italiano (corretto per giorni lavorativi) è cresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. L’economia è così uscita dalla recessione tecnica dovuta ai due cali consecutivi del prodotto interno lordo registrati negli ultimi due trimestri del 2018, entrambi chiusi a -0,1%. Secondo i dati della prima stima flash dell’Istat, su base tendenziale, cioè nel confronto con il primo trimestre 2018, la crescita è stata dello 0,1%.
Per il ministro dell’Economia Giovanni Tria i dati comunicati dall’Istat evidenziano “il positivo andamento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che scende a marzo al 10,2%”.
“Sono dati di grande valore quelli sull’andamento dell’occupazione diffusi oggi dall’ISTAT. Numeri che provano la solidità delle basi su cui edifichiamo il futuro del Paese se si considera da un lato, l’ingresso nel mondo del lavoro di ben 69mila giovani nel solo mese di marzo e dall’altro, il considerevole calo della disoccupazione nella fascia di età compresa tra 15 e 24 anni, ai minimi rispetto al 2011. Stiamo dando ai nostri ragazzi l’opportunità di restare e di esprimere i loro talenti, è così che intendiamo incoraggiare il Paese a raccogliere le sfide della nuova economia digitale” gli fa eco il Sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi commentando le ultime statistiche sull’andamento dell’occupazione in Italia.
“La sicurezza con cui possiamo guardare avanti ci arriva da cifre che si rivelano in linea con lo spirito del Decreto Dignità: cresce l’impiego di dipendenti permanenti, di 64mila unità, e diminuiscono quelli a termine, di 31mila unità, nel primo trimestre dell’anno. A qualche ora di distanza dalla ricorrenza, ci emoziona sapere di poter celebrare la festa del lavoro con tutti quei cittadini, sempre più numerosi a partire dal mese di agosto, che sono usciti dalla disoccupazione, in calo anche a marzo dello 0,4%. A loro va il nostro augurio e a tutti gli altri il nostro impegno affinché il 1° maggio sia davvero di tutti: nuovi dati parleranno di un Reddito di Cittadinanza e di salario minimo che restituiscono al Paese coesione sociale e diritti”.