Nei prossimi anni mancheranno in Italia circa 15mila medici: il Codacons propone di affrontare l’emergenza accreditando presso il Servizio Sanitario gli studi privati
L’enorme numero di richieste di medici, infermieri e fisioterapisti giunte in un anno all’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) da parte di strutture sanitarie, è l’ennesima dimostrazione dell’emergenza camici bianchi che investe il nostro paese.
“Tra pochi anni l’Italia dovrà fare i conti con l’assenza di circa 15.000 medici, una situazione che porterà al collasso il Servizio Sanitario Nazionale e produrrà un gravissimo peggioramento qualitativo e quantitativo dei servizi resi all’utenza” spiega il presidente Carlo Rienzi.
Per tale motivo il Codacons ha inviato nei giorni scorsi una istanza al Ministro della Salute, Giulia Grillo, e a tutte le Regioni, in cui si chiede di affrontare l’emergenza accreditando presso il Servizio Sanitario gli studi medici privati, al pari di quanto già avviene con le cliniche convenzionate, che possono così operare per sopperire alla mancanza di camici bianchi.
Per l’associazione basterebbe infatti apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente per consentire a tutti i pazienti di poter accedere in modo il più possibile agevole alle prestazioni di cui necessitano, in particolare attraverso l’introduzione della possibilità di ottenere la prestazione sanitaria presso strutture private non accreditate a fronte del pagamento del ticket sanitario regionale, ovvero in esenzione laddove prevista, al pari di quanto già avviene presso le strutture private accreditate o presso gli enti sanitari pubblici.