Obesità: metformina mantiene il peso sotto controllo


La metformina, impiegata nel trattamento del diabete, può aiutare anche a perdere peso e a mantenerlo sotto controllo secondo uno studio di follow-up a lungo termine pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine

La metformina, impiegata nel trattamento del diabete, può aiutare anche a perdere peso e a mantenerlo sotto controllo secondo uno studio di follow-up a lungo termine pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine

Il farmaco ipoglicemizzante metformina largamente impiegato nel trattamento del diabete, oltre a ridurre i livelli ematici di glucosio può anche aiutare le persone che perdono peso a mantenerlo sotto controllo, secondo i risultati di uno studio di follow-up a lungo termine appena pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine.

In particolare, tra i pazienti dello studio DPP (Diabetes Prevention Program), randomizzati a metformina, stile di vita intensivo o placebo e che hanno perso almeno il 5% del loro peso iniziale dopo 1 anno di trattamento, quelli nel gruppo metformina che hanno continuato ad assumere il farmaco nello studio di follow-up DPPOS (Diabetes Prevention Programme Outcomes Study)  sono riusciti meglio degli altri a non riacquisirlo.

“Chi inizialmente ha perso peso dopo 1 anno di trattamento è stato in grado di mantenerlo grazie alla metformina, un beneficio che non conoscevamo”, ha detto l’autore senior Kishore Gadde del Pennington Biomedical Research Center di Baton Rouge, in Louisiana.

“La metformina garantisce un calo ponderale paragonabile a quello che si può ottenere con un farmaco approvato per il trattamento dell’obesità come fentermina/topiramato o liraglutide – ha continuato – tuttavia, se coloro che riescono inizialmente a perdere peso (il 29%) continuano ad assumere metformina, sembra che riescano a mantenerlo stabile per molto tempo”.

Dato che lo studio DPPOS, a differenza del trial DPP, non era randomizzato, Gadde ritiene che siano necessari ulteriori valutazioni per confermare questi risultati ma «dato che la metformina è ormai un farmaco generico, è improbabile che un’azienda farmaceutica conduca degli studi randomizzati e controllati di fase III per presentare una nuova NDA per una nuova indicazione», ha aggiunto, anche se il National Institutes of Health e le organizzazioni professionali senza scopo di lucro a volte finanziano gli studi su un farmaco per un bisogno clinico insoddisfatto.

Il trial DPP

Per comprendere se i miglioramenti della glicemia conseguenti alla perdita di peso possono essere mantenuti nel tempo solo se non si riacquista il peso perso, lo studio DPPOS ha seguito per 15 anni i partecipanti al trial DPP che hanno perso almeno il 5% del loro peso iniziale dopo 1 anno.

Insieme, DPP/DPPOS rappresentano lo studio più ampio e più a lungo termine per la valutazione l’effetto della metformina nel prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2.

Nel DPP, 3234 pazienti in sovrappeso/obesi (indice di massa corporea medio di circa 34 kg/m2) e con livelli glicemici a rischio di diabete sono stati assegnati in modo casuale a un intervento intensivo sullo stile di vita (sessioni di consulenza su dieta ed esercizio fisico per ottenere un 7% di perdita di peso), metformina 850 mg due volte al giorno o placebo per un follow-up medio di 2,8 anni.

Dopo 1 anno il 28,5% dei partecipanti nel gruppo metformina, il 62,6% del gruppo di intervento intensivo sullo stile di vita e il 13,4% del gruppo placebo avevano perso almeno 5 % del loro peso iniziale, con un calo ponderale medio rispettivamente dell’8,9%, 11,0% e 9,2%.

Il trial DPPOS

Alla fine del DPP, i soggetti potevano entrare nel trial DPPOS dove ricevevano una consulenza sull’adozione di un intervento meno intensivo sullo stile di vita e, come evidenziano i dati appena pubblicati, quelli nel gruppo metformina hanno ottenuto il miglior successo a lungo termine nella perdita di peso.

Negli anni da 6 a 15 il calo ponderale rispetto al basale è stato del 6,2% nel gruppo metformina, 3,7% nel gruppo stile di vita intensivo e 2,8% nel gruppo placebo. Inoltre il 56%, il 43% e il 42% dei pazienti in questi rispettivi gruppi ha mantenuto almeno il 5% della riduzione iniziale del peso.

L’incidenza cumulativa del diabete nei 15 anni è stata inferiore tra i pazienti che hanno perso almeno il 5% del loro peso nel primo anno.

In tutti e tre i gruppi, il calo ponderale a lungo termine (almeno del 5% dopo 5, 10 e 15 anni) era più alto nei pazienti che avevano ridotto in misura maggiore il loro peso iniziale dopo 1 anno.

“Le ricerche future – hanno concluso i ricercatori – dovrebbero concentrarsi sul fatto che la metformina potrebbe essere utile per mantenere a lungo termine la perdita di peso ottenuta con interventi sullo stile di vita, farmaci o dispositivi contro l’obesità o la chirurgia bariatrica”.

Gadde ha aggiunto che i partecipanti verranno seguiti per ulteriori 5 anni nello studio DPPOS-3, che valuterà anche i dati recenti a supporto dell’uso di metformina per la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari o di alcuni tumori.