Se il Rinascimento diventa musica, James Conlon al Festival del Maggio


Tre concerti ispirati all’arte rinascimentale italiana e alla pittura russa di fine Ottocento, da Botticelli a Piero della Francesca a Musorgskij proposti dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da James Conlon, in programma al Festival del Maggio Fiorentino il 15 maggio

James Conlon direttore Orchestra Sinfonica Rai
James Conlon (ph. Dan Steinberg)

Tre concerti per tre grandiosi affreschi musicali ispirati all’arte rinascimentale italiana e alla pittura russa di fine Ottocento. Sono il Trittico botticelliano di Respighi, Gli affreschi di Piero della Francesca di Martinů e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij nell’orchestrazione di Ravel: i capolavori del grande repertorio novecentesco che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo direttore principale  James Conlon propongono mercoledì 15 maggio alle 20 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nell’ambito LXXXII Maggio Musicale.

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Apre il programma il Trittico botticelliano per piccola orchestra di Ottorino Respighi, composto nel 1927 su commissione della ricca patronessa americana Elizabeth Sprague Coolidge. Ispirata a tre famose tele di Botticelli esposte alle Gallerie degli Uffizi (La primavera, L’adorazione dei Magi e La nascita di Venere).

Seguono Gli affreschi di Piero della Francesca che il boemo Bohuslav Martinů scrisse nel 1955 in seguito alla profonda suggestione provata nella Basilica di San Francesco ad Arezzo davanti al ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce.

Chiudono la serata i Quadri di un’esposizione (1874) di Modest Musorgskij nell’orchestrazione del 1922 di Maurice Ravel. L’occasione di una visita alla mostra postuma di disegni dell’amico architetto Viktor Hartmann fornì a Musorgskij lo spunto per una suite di pezzi pianistici di potente fantasia che, fra una Promenade e l’altra nelle sale dell’esposizione, descrive dieci quadri dietro cui si celano altrettanti stati d’animo. Ravel, sul quale la musica russa e in particolare quella di Musorgskij esercitò una grande attrattiva, fu talmente conquistato dal fascino dei Quadri che ne realizzò una versione orchestrale divenuta celebre per la sua ricchezza coloristica.